A COSA SERVE UN CORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA (preparto)?
Una volta le donne portavano avanti la gravidanza e il parto senza dover fare alcun corso “preparto”. La vita di una donna di oggi inoltre, è già piuttosto piena senza doverci incastrare un’altro impegno nella settimana già piena di mille cose e obblighi. Allora a che pro frequentare un corso di accompagnamento alla nascita (fino a qualche anno fa si chiamavano “preparto”)?
Il mondo e la società in cui si viveva fino a poche, pochissime generazioni fa (basta pensare a poco prima della guerra qui in Italia) erano molto diversi da oggi. Si viveva in grandi famiglie, e con rapporti sociali molto più frequenti e stretti (parenti, vicini di casa, ecc). La percentuale delle nascite era molto più alta di oggi, momento storico in cui in Italia abbiamo dei tassi drammaticamente vicini alla natalità zero.
Una donna quindi aveva la possibilità di vedere e “vivere” quotidianamente fin da bambina cosa fossero la gravidanza, il parto e il puerperio di tante donne, e vedere nascere e crescere bambini di tutte le età , finché esse stesse diventavano madri.
Oggi la maggior parte delle volte la donna incinta non ha avuto molte possibilità di confrontarsi ed arricchirsi dell’esperienza di altre donne, nonché di tranquillizzarsi e avere risposte rassicuranti ai dubbi e ai naturali timori attraverso la condivisione di un momento così speciale. Spesso si diventa madri senza avuto mai modo di accudire un bambino, se non magari qualche minuto nelle fugaci visite a un’amica o parente.
Questo fa sì che la gravidanza spesso non venga vissuta con serenità, che la futura mamma si assilli pensando con ansia alla sua inesperienza. Aggiungiamo poi la medicalizzazione che oggi grava sul percorso nascita e che spesso fa sì che la donna si senta ancor meno “competente”, e quasi “malata”.
Vi ricordiamo cheil 6 aprile inizia il prossimocorso di accompagnamento alla nascita, se siete interessati, leggete qui.
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