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Durante questa settimana si celebra in Italia la SAM – Settimana Mondiale per l’Allattamento.
Il tema di quest’anno è “Allattamento, una chiave per lo sviluppo sostenibile” e rientra in un progetto ONU molto più ampio.
“Il nostro scopo è chiaro. La nostra missione è possibile. E il punto di arrivo è di fronte ai nostri occhi: porre fine alla povertà estrema entro il 2030, garantire una vita in pace e dignità per tutti […] Quando restiamo uniti, non ci sono limiti a ciò che possiamo ottenere”
(Ban Ki-moon, Segretario Generale dell’ONU. Dal discorso alla 70° Sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU chiamata ad approvare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2016-2030)
Sono 17 e coprono tutte le aree dello sviluppo umano: approvati dall’Assemblea Generale dell’ONU il 25 settembre 2015, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG), inquadrati nella Agenda globale per lo sviluppo post-2015 rappresentano la sfida più ambiziosa della (e per la) comunità internazionale per i prossimi 15 anni.
Gli Obiettivi SDG, suddivisi a loro volta in 169 traguardi specifici, fanno seguito agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG) che hanno guidato, con alterne fortune, l’azione dell’UNICEF e di molti altri protagonisti della cooperazione internazionale allo sviluppo.
Ok, è deciso. Si va in Grecia ad aiutare i rifugiati.
Da mesi guardo gli appelli delle ONG che stanno operando nei campi che ospitano i rifugiati e mi dico che vorrei tanto andare.
Finalmente è arrivato il momento giusto. O quello che crea meno problemi al lavoro, i figli…
Le IBCLC sono preziose nei campi perchè allattare in un’emergenza può fare la differenza tra la vita e la morte, o la buona salute, la buona crescita, fa risparmiare risorse economiche e non, preziose in particolare dove c’è grande bisogno di tutto, anche l’indispensabile.
Partirò quindi (io che scrivo, Martina) per il campo di Thessaloniki di Nurture Project International domenica 4 settembre, e rientrerò a Roma sabato 10.
Come sempre cercheremo di garantire la reperibilità per le emergenze di allattamento, quindi se avete bisogno *urgente* chiamate il numero di telefono 0697614579 e se possiamo vi risponderemo. Per le info su corsi e attività dal 12 settembre in poi, chiamateci dal 12 o scriveteci a info@latteecoccole.it e vi risponderemo appena rientro.
Sono, siamo abituate, qui a Latte & Coccole, a fare volontariato, come molte di voi sanno. Questa volta sarà un volontariato un po’ particolare, diverso rispetto al solito, e
Come forse sai già, a noi piace far giocare i bambini senza giochi, o meglio, usando ciò che abbiamo già in casa.
Ecco qualche idea da riciclare (nel vero senso della parola!) per giocare col tuo bimbo in modo intelligente ed economico!
In casa possiamo fare moltissimi giochi a costo quasi zero, che divertiranno i bambini spesso molto di più dell’ultimo gioco ultracostoso ricevuto a Natale!
- Le bottiglie sensoriali ( o Montessori)
Basta qualche bottiglietta di plastica e … qualsiasi cosa possa passarci! Ma ecco qui qualche idea:
http://www.mammapretaporter.it/educazione/montessori/come-creare-una-bottiglia-sensoriale
http://www.mammalowcost.it/giocare/bottiglia-sonora/
http://www.bimbummam.com/bottiglia-sensoriale-galassia-in-bottiglia/ (se non avete i coloranti va bene lo stesso)
http://maestra-mariapaola.blogspot.it/2015/08/la-prima-bottiglia-sensoriale.html (bellissima idea per riciclare prodotti per il corpo scaduti!)
http://dadapasticciona.blogspot.it/2013/11/stagioni-in-bottiglia.html
… e tutto quello che vi verrà in mente!
Se il tuo bambino è piccolissimo e non può tenere la bottiglia da solo in mano, il gioco sarà nel mostrargliela e muoverla davanti a lui cercando di fargliela toccare. Se è abbastanza grande da prenderla da solo, fallo fare (mi raccomando, tappala bene, non usare tappi diversi, rovesciala per verificare che non perda!
Se il tuo bimbo è ancor più grande la prima parte bellissima del gioco consiste nel crearla insieme! Fanne una con lui/lei e poi proponigli di inventarla lui/lei con quello che vorrà. Se sceglie cose troppo grandi, non intervenire subito, così che sarà anche un esercizio per capire le dimensioni. Se vuole vuotarla e svuotarla, dagli un paio di bacinelle, così giocherà anche col “fuori e dentro”.
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Domenica 2 aprile alle ore 17.00 torna la Lezione concerto per bimbi e genitori ispirata alla Music Learning Theory di E. Gordon.
Il nostro insegnante AIGAM, Daniele Montanari, e tre musicisti ospiti canteranno e suoneranno per loro.
Bambini i genitori si troveranno immersi in un’atmosfera rilassata e stimolante, ricca di opportunità di apprendimento e di interazione con il magico mondo della musica.
La lezione concerto è per genitori accompagnati dai bambini di età compresa tra 0 e 3 anni. Sono benvenuti i fratelli più grandi.
E’ necessaria la prenotazione entro il 20 marzo 2017. La Lezione concerto è a numero chiuso.Orario: 17.00 – 18.30
Vi aspettiamo domenica 2 aprile insieme alla magia della musica e ogni giovedì alle 17.30 alla Musicainfasce!
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Ingredienti per il ripieno:
250 g di burro di mandorle
70 g di di cacao in polvere
2 cucchiai di sciroppo d’agave
1 pizzico di sale marino
aromatizzare con scorza di arancio o scorza di limone o zenzero o spezia a piacere
Ingredienti per la copertura:
100 g di cioccolato fondente al 70%
Preparazione
In una ciotola mescolare gli ingredienti del ripieno fino ad ottenere una pasta liscia. Formare delle palline da 13 g e dare loro una forma a uovo. Metterle in frigo per circa 30 minuti. Sciogliere il cioccolato fondente ed immergervi ogni uovo; appoggiarli su un foglio di carta da forno e lasciare solidificare il cioccolato. Conservare in frigorifero in un contenitore, durano fino a un mese….se riuscite a non mangiarli :-))))
Quante volte hai parlato con tuo figlio/a senza essere riuscito a trasmettere ciò che veramente intendevi? Quante volte hai avuto la sensazione che tuo figlio facesse fatica a comprendere quello che stavi dicendo, o hai pensato che non ti ascoltasse per niente? Quante volte devi ripetere sempre la stessa cosa e ti sembra di non capirvi mai? Molti di noi, genitori e non, fanno queste esperienze, ogni giorno, con i figli, e in generale in famiglia e fuori. Possiamo fare qualcosa per cambiare queste situazioni?
Quando comunichiamo, conta molto la nostra intenzione e come comunichiamo. Se attraverso le nostre parole riusciamo a connetterci empaticamente all’altra persona, parlando senza giudicare, diventa molto più probabile che anche l’altro si interessi a noi. Questo tipo di comunicazione ci invita a considerare a cosa stiamo reagendo quando parliamo, a scoprire i sentimenti che questo solleva in noi, ai bisogni che sono alla base di questo sentimento, e a che cosa possiamo chiedere concretamente a noi stessi o agli altri per far sì che il nostro bisogno cominci ad essere soddisfatto.
Impariamo così a dare empatia a noi stessi e agli altri, a connetterci con il nostro cuore e con quello degli altri.
Negli anni passati abbiamo svolto seminari residenziali di due giorni intensivi (vedi il programma qui )
Quest’anno abbiamo pensato di proporvi anche dei seminari più snelli per chi aveva difficoltà a dedicare un intero fine settimana al corso.
Ecco la nostra nuova proposta per chi vuole conoscere e migliorare il suo modo di comunicare e rapportarsi con se stesso e con gli altri (quando entrerai in questo mondo scoprirai che potrai averne benefici non solo con i figli!)
Comunicazione Empatica – programma completo
1 – Introduzione alla comunicazione empatica (tutta la giornata di sabato o domenica)
La partecipazione a questo seminario di base è prerequisito per poter accedere alle altre sessioni.
2 – Seminari avanzati tematici brevi di due ore per chi ha frequentato la sessione introduttiva (mezze giornate di sabato o domenica).
a) Osservare, non giudicare
b) Sentimenti, prendere la responsabilità per noi stessi
c) Bisogni
d) Richieste – cosa vogliamo dagli altri
e) Empatia per noi stessi
f) Dire grazie
g) Gestire la rabbia
h) Sensi di colpa
Venite ad esplorare ed apprendere insieme a noi la comunicazione empatica in questo seminario introduttivo ai concetti della comunicazione empatica e non violenta.
Il seminario è a numero chiuso e con preiscrizione obbligatoria e sarà tenuto da Sheri Parpia.
Quando: Primo seminario sab 27 febbrao 2016. Orario: 10:00 -13:00/ pausa pranzo/ 14:30 – 18:00
I bambini sono i benvenuti e sarà predisposto uno spazio per i più grandi (i piccoli stanno con noi) se vogliono giocare per conto loro. Lo spazio è baby friendly.
Siamo a disposizione anche per altre date su vostra proposta con un numero sufficiente di interessati.
Costi: prezzo promozionale per questo seminario: 70 euro. Se venite in coppia 105 euro anzichè 140!
La formatrice:
Sheri Parpia è studente di Comunicazione Non Violenta da diversi anni ed è stata ammessa al percorso di certificazione nel 2013.
Si occupa di ascolto e comunicazione amorevole, rispettoso e non giudicante in vari ruoli sin dal 1975, iniziando a lavorare come volontaria in gruppi universitari organizzati per dare sostegno tramite servizi telefonici notturni ad altri studenti con problemi di depressione, per poi dedicarsi ad ascolto di donne con figli piccoli (1985), diventa formatrice nel 2004 per gruppi di volontari e genitori. Studente di Comunicazione Nonviolenta dal 2003, ha fatto numerosi corsi insieme a Vilma Costetti ed altri formatori di CNV.
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Il parto è uno dei processi fisici condizionati dall’ambiente che ci circonda. Spesso ci troviamo a dover partorire in condizioni tutt’altro che “normali” per la nostra specie. Ci abbiamo mai riflettuto?
Questo film lo fa in modo divertente ed ironico…
Il Docscient International Scientific Film Festival 2014 ha conferito la menzione speciale della direzione artististica “Per la sorprendente capacità di porre interrogativi su alcuni inossidabili paradigmi scientifici utilizzando un arteficio narrativo paradossale, geniale ed estremamente efficace”.
Giovedì 3 dicembre dalle 10.30 alle 12.00 proietteremo il corto e insieme a Gabriella Pacini, ostetrica che insieme a Sarah Mc Teigue ha scritto e prodotto il corto, rifletteremo su cosa significa partorire oggi in Italia e cosa possiamo fare per evitare un processo disturbato e medicalizzato, e ottenere invece il parto che tu vorresti.
La proiezione è gratuita e riservata ai soci, se non hai la tessera vieni a farla, chiamaci!
La sala ha posti limitati, prenotati a: info@latteecoccole.it
Incontro con l’autrice Maura Gancitano martedì 27 ottobre, dalle 18,00 alle 20,00 circa.
MALEFICA è l’archetipo della donna tradita,
a cui l’uomo a sottratto le ali per soddisfare
la propria sete di potere.
Ogni donna ha portato dentro di sé la sua stessa rabbia nei confronti degli uomini. Oggi, però, questo dolore può essere sciolto, e Malefica può perdonare Stefano trasformando finalmente la propria rabbia.
Mercoledì 7 ottobre workhop con Sara Baistrocchi
Uno strumento per aiutare i genitori a vivere con consapevolezza e preparazione fin da quando i bambini sono in pancia
Essere genitori è senza dubbio la cosa più difficile che esista. Ma anche la più interessante, stimolante e misteriosa avventura che si possa sperare di vivere; la cosa buffa è che non c’è esperienza più utile per crescere ed evolversi che aiutare gli altri a farlo.
Avere un figlio ed essere genitore presuppone (e permette, allo stesso tempo!) di mettersi continuamente in discussione, riflettere sulle proprie scelte, sui propri valori, su ciò in cui si crede. Essere genitore (ed educatore) significa avere sempre nuove domande e saperle accogliere spirito propositivo, come sfide, occasioni per mettersi e rimettersi costantemente in discussione e in gioco, affrontare l’imprevisto e l’inatteso sapendo di non poterlo controllare a priori.
A questo punto entra in gioco l’arte. Il lavoro artistico s’intreccia in modo esemplare con l’attività educativa e offre occasioni di riflessione e messa in discussione delle proprie convinzioni e dei propri punti di vista: lo strumento più appropriato, anche, per affrontare una gravidanza e l’arrivo di un nuovo bambino. Questo libro è per i genitori in attesa, che siano alla loro prima esperienza da genitori o che abbiano già altri figli. Per prepararsi al nuovo arrivo, ma anche e soprattutto per dedicare del tempo a se stessi, come persone e come coppia.