HAI RICERCATO IL TAG ‘germi’
Nell’ultimo secolo le condizioni di vita in Occidente sono cambiate in modo veramente incredibile. Peccato che come esseri umani abbiamo la memoria corta, e spesso non pensiamo a come vivevano anche solo i nostri bisnonni.
Grazie al miglioramento delle condizioni di vita, di alimentazione, abitative e sociali, abbiamo certo smesso o ridotto drasticamente di ammalarci di malattie dovute per es. ai parassiti o alle gravi carenze nutrizionali, eppure in Occidente siamo per certi versi molto meno sani di una volta.
In particolare c’è stato un aumento esponenziale di una serie di malattie anche molto serie, e la medicina in tutto il mondo sta cercando di capirne tutte le ragioni, per poterle prevenire prima che curare.
Alla fine egli anni ’80, l’epidemiologo britannico David Strachan ipotizzò che l’aumento di patologie allergiche come l’asma e il raffreddore da fieno, fosse dovuto al fatto che in Occidente i bambini sono molto meno esposti ai germi rispetto al resto del mondo e della storia dell’umanità. Inizialmente, come spesso accade, Strachan fu guardato con sospetto se non con ironia, ma andando avanti negli anni, molte ricerche hanno trovato risultati che riconducono proprio alla sua teoria, la cosiddetta “Teoria dell’igiene”.
In parole povere, la teoria dell’igiene dice che per via della minore esposizione ai germi nell’infanzia, in Occidente sono aumentati i malanni legati al sistema immunitario, sia in età infantile che in età adulta. Insomma, non abbiamo più occasione di entrare in contatto con una varietà di microrganismi, e farli “conoscere” al nostro “esercito”, le difese immunitarie. Inoltre la fissazione esagerata sulla “pulizia” e l’eliminazione dei germi ci ha portato danni invece che benefici: troppa pulizia non ci fa bene, ma male. (Abbiamo già parlato poi del fatto che viviamo normalmente in un ambiente dove vive la cosiddetta flora batterica, che generalmente non è patogena, anzi tiene a bada i germi cattivelli. I batteri non sono infatti sempre nostri nemici, anzi! Purtroppo ci è stato inculcato il concetto che batterio è uguale a malattia, ma questo è lontanissimo dalla realtà. La scienza ha calcolato che il rapporto batteri buoni o utili all’uomo contro batteri patogeni (cioè che portano le malattie) è di 1 a 30.000!!)
Il sistema immunitario, che è il nostro vero e proprio “esercito” e forza difensiva, se non può “farsi le ossa”, cioè allenarsi sui germi veri, non ha modo di diventare forte, e anche comincia a prendersela con quello che trova… per es con gli acari della polvere che diciamoci la verità, sono bruttarelli assai, ma alla fine che male ci fanno? … oppure col pelo di Fido e di Micio. In una normale casa, in verità, la flora batterica è difficilmente pericolosa. Bastano poi delle semplici accortezze come per esempio togliersi le scarpe sulla soglia quando si entra in casa (tra l’altro in questo modo il pavimento si sporca molto meno 🙂 ) .
Alcune ricerche hanno trovato (senza aspettarselo) che i primogeniti erano più soggetti ad asma, atopia e rinite allergica, rispetto ai figli successivi, e i ricercatori non si spiegavano il perché, dato che i fratelli hanno lo stesso DNA, vivono nello stesso ambiente, mangiano più o meno le stesse cose… La teoria dell’igiene risponde a questo dilemma: il secondogenito entra in contatto con più germi e flora batterica più ampia rispetto al 1° figlio, perché i genitori sono un po’ meno attenti forse, ma anche e/o soprattutto perché c’è il fratello che porta in casa più microrganismi (e anche “stranieri” per così dire) per via del fatto che va a scuola o frequenta altri bambini.
La stessa cosa si verifica coi bambini che entrano in contatto precocemente con altri bambini o che vivendo in condizioni disagiate hanno contratto malattie come l’epatite B o la salmonella, quelli che vivono insieme ad un animale domestico o da allevamento, o quelli che vivono in aziende agricole.
Tutto questo accade perché in certe condizioni i bambini entrano in contatto con pochi germi, e il loro sistema difensivo (il sistema immunitario) non si è mai rinforzato in modo adeguato né ha fatto sufficiente “esperienza”.
Quindi, visto che abbiamo già la fortuna di vivere in ambienti estremamente più sani e puliti di quello che per buona parte della storia neanche i re si potevano permettere, non solo non serve cercare “il bianco più bianco”, o il pavimento asettico e “disinfettato” con il prodotto ad hoc antibatterico, ma addirittura se lo facciamo, creiamo un potenziale danno ai nostri figli .
Il pupo si mette le mani in bocca? I bambini lo hanno sempre fatto… e in casa che razza di schifezza potrà mai incontrare vostro figlio? Anche se non siete riusciti a lavare il pavimento questa settimana, alla fin fine vi troverà per lo più polvere atmosferica, residui di pelle e capelli, bricioline di cibo. Tutte cose che il suo organismo già conosce bene e non sono certo nemici pubblici della salute. Se poi quel bambino è anche allattato, proprio grazie al latte materno starà sviluppando al meglio il suo sistema immunitario e riceverà aiuto in più se dovesse averne bisogno.
Recenti ricerche hanno poi esteso il concetto della teoria dell’igiene oltre le malattie allergiche. Secondo tali studi, se il sistema immunitario “non ha niente da fare”, non se la prende solo con elementi esterni di per sé innocui come gli allergeni (pollini, alimenti ecc), ma con gli stessi nostri tessuti o organi. Questo spiegherebbe l’aumento delle patologie cosiddette “autoimmuni” nei Paesi più sviluppati: morbo di Chron, diabete, sclerosi multipla potrebbero essere in aumento proprio perché non facciamo lavorare abbastanza i nostri “soldatini” immunitari.
In attesa di ulteriori risposte dalla scienza, dovremmo forse riflettere sul fatto che il mondo in cui abbiamo la fortuna di vivere è già molto pulito, e non c’è bisogno di tanto accanimento nell’igiene.
Tra le tante novità che affronta una neomamma, ce n’è una che riguarda anche… il bucato!
Infatti appena rientrate a casa vi informano che:
1. per lavare i panni del pupo dovete fare una lavatrice a parte: e perché? È radioattivo? Scagazza direttamente sui body e pensano che non si possano sciacquare prima nel lavandino?? E vi voglio a riempire una lavatrice da 5 kg di panni del pupo… vabbè che ne sporca a ritmo di una intera squadra di giocatori di calcio riserve comprese, ma a casa mia i Dieci Comandamenti dicono: “la lavatrice si fa solo a pieno carico”;
2. non basta il normale detersivo ma ci devi mettere il prodotto NXYZ che è un antibatterico, perché si sa, i germi sono p-e-r-i-c-o-l-o-s-i per un neonato appena uscito dal grembo materno… NXYZ?? Ma io non l’ho mai usato, al massimo l’aceto come ammorbidente…
Ora, non so voi, ma io appena rientrata a casa, mi sentivo già in un vortice infinito senza dover fare pure le lavatrici differenziate (o meglio ancor più differenziate, perché di solito io divido i bianchi dai colorati che lavo a freddo). Inoltre, c’è davvero tutta questa necessità di super-igiene speciale con un bambino in casa? E che rilascia nell’ambiente, residui chimici speciali??
Vediamo cosa c’è di vero.
In una normale casa, anche di una donna disinteressata alle pulizie come me, di solito c’è un discreto livello di pulizia, superiore certamente a quanto mai successo nella storia dell’umanità. Una volta le persone vivevano in condizioni igienico-sanitarie che noi difficilmente potremmo sopportare, ma spesso non era neanche questo da solo a giustificare l’incidenza delle malattie, quanto piuttosto la scarsa igiene INSIEME alla scarsa alimentazione E a una vita molto più dura della nostra.
Oggi in una normale casa abbiamo acqua potabile corrente, riscaldamenti, pavimenti lavabili, mura intonacate, e via dicendo… Laviamo i vestiti con lavatrici molto spesso, grazie al fatto che è molto meno faticoso che sbatterli sulle pietre al fiume.
Sul nostro corpo vive una ricca e variegata flora batterica, così’ come anche nella nostra casa. La maggior parte di questa flora non fa male neanche alle mosche, si tratta di batteri come dire… bonaccioni, che basta fargli buh! e scappano via. E proprio questi batteri che occupano un sacco di spazio, rendono più difficile a quei pochi “cattivoni” di trovare campo libero, proliferare eccessivamente, e farci ammalare seriamente.
Se noi sterilizziamo tutto, laviamo ossessivamente, eliminiamo indiscriminatamente la flora batterica, soprattutto quella buona si riduce, e se passa da quelle parti il germe davvero cattivello, si sistema e ringrazia sentitamente perché trova tanto spazio a sua completa disposizione.
Ora io ve l’ho un po’ semplificata, per rendere il concetto facile anche per i vostri parenti più insistenti a dirvi che dovete lavare tutto col lisoformio, ma la scienza questo fatto l’ha dimostrato molto chiaramente, e la prossima settimana vi parlerò meglio della “teoria dell’igiene”.
Con cosa e come pulire allora i vestitini del bambino? Come lavate tutto il resto :-). Anzi, può essere la buona occasione di vedere cosa usate e se necessario, portare delle buone novità in casa:
– cercate prodotti il più possibile naturali e biodegradabili. Oggi si trovano più facilmente dei prodotti come il PERCARBONATO, che igienizza già a 30* e funge da sbiancante grazie all’ossigeno senza prodotti chimici, il SAPONE DI MARSIGLIA A SCAGLIE, oppure la LISCIVA
– mettete il sapone direttamente nel cestello o nella pallina dosatrice
– tenete presente che Il detersivo in polvere lava più del liquido, ma se non avete panni extra sporchi allora non serve (es. tute da lavoro) e lascia più residui sul bucato (potreste essere costretti a fare un secondo risciacquo) Per il bucato “delicato” è meglio il detersivo liquido solo che se non è eco-bio inquina di più , quindi attenzione a non esagerare nelle dosi
– fate attenzione alle dosi consigliate dal produttore, non ne mettete di più pensando di fare meglio, anzi spesso ne basta anche meno. È stato dimostrato che con metà della dose consigliata si attiva già la maggior parte del potere pulente. Più detersivo significa più spreco di soldi, di ambiente, e difficoltà nel risciacquo
– usate nel risciacquo dell’aceto bianco: non resta il suo odore, ma piuttosto odore di pulito, ed è un ottimo ammorbidente naturale e anticalcare. Gli ammorbidenti tra l’altro sono i prodotti più irritanti e i primi che i dermatologi dicono di eliminare!
– evitate anche prodotti che contengono profumi ed aromi. Gli aromi sono fra le molecole più tossiche e cancerogene. Per non parlare del fatto che le nostre mucose olfattive possono anche essere ormai bruciate dalla quantità di chimica aromatica che ci sorbiamo da mattina a sera, ma il naso del neonato funziona benissimo e i profumi di cui impregniamo i suoi indumenti per lui sono l’equivalente di un pugno in un occhio, una luce accecante o una sirena a 200 decibel.
Per concludere: non serve che laviate i vestitini del piccolo a parte, e tantomeno che usiate disinfettanti ad hoc. I germi ci mettono poco a tornare sui panni, ma in ogni caso non sono pericolosi per la salute del bambino, e avrete fatto fatica inutile spendendo soldi che potevate utilizzare meglio.
.