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Cosa e’ utile sapere prima

E’ vero che devo prepararmi alla gravidanza?

Se la gravidanza è pianificata, l’ideale sarebbe affrontarla già nelle migliori condizioni psicofisiche possibili.

Se quindi stai pensando di avere un bambino, vai a parlarne con la tua ostetrica o il tuo medico di fiducia e fatti prescrivere prima dell’inizio della gravidanza degli accertamenti clinici al fine di escludere patologie in atto, esami del sangue e delle urine, pap test, controllo della pressione arteriosa.

Abituarti ad una alimentazione sana ed equilibrata, ti mette nelle migliori condizioni per i prossimi 9 mesi, e assicura all’embrione e poi feto i migliori “mattoncini” con cui si costruirà il suo organismo.

LA GRAVIDANZA

PRIMO TRIMESTRE

Il primo trimestre di gravidanza è un momento magico e importantissimo.

Come ti sei sentita quando hai visto quella strisciolina sul test? Molte future mamme si confrontano con la sorpresa, l’emozione, la curiosità. Ma anche con tanti dubbi e domande, o qualche preoccupazione: è umano che sia così.

Ci vogliono 9 mesi per fare un bambino ma anche per fare una mamma. Deve costruirsi non solo un bambino vero, fatto di cellule e organi, ma anche l’immagine che la futura mamma ha del bambino. C’è una fase di accettazione a tutti i livelli, di ambientamento fisico, biologico e psicologico. Tutto questo è completamente nuovo e sconosciuto, e le domande e timori sono normali, soprattutto in un mondo dove le gravidanze e i bambini sono purtroppo pochi.

Così, spesso nel 1° trimestre la gravidanza dà dei fastidi tipici come le nausee.

Cosa devo fare all’inizio della gravidanza?

Anche se la gravidanza non è stata pianificata, e hai scoperto dopo qualche settimana di aspettare un bimbo, è bene cominciare a prendere consapevolezza al più presto ed ottimizzare la tua alimentazione e stile di vita, controllare il tuo stato generale di salute con esami del sangue e delle urine.

Che la tua sia una gravidanza pianificata o meno, devi fare una prima ecografia soprattutto se non sei certa della data del concepimento. La prima ecografia ha proprio lo scopo di verificare la data di concepimento, e che l’embrione si sia impiantato nell’utero.

Evita l’esposizione ad agenti fisici e chimici tossici, utilizza il meno possibile il telefono cellulare ed evita di portarlo addosso.

Quando si può fare il test di gravidanza sulle urine?

Se si vuole sapere precocemente se si è instaurata una gravidanza iniziale, è meglio non effettuare il test prima che siano trascorsi 3 giorni dalla mancanza, cioè 3 giorni dopo la data in cui sarebbero dovute venire le mestruazioni. Il test rileva la presenza della βHCG (gonadotropina corionica), un ormone prodotto dalla placenta e dall’embrione. E’ sempre meglio utilizzare la prima urina del mattino che è più concentrata. Non ci sono grandi differenze tra i test che si comprano in farmacia o al supermercato ma varia molto il loro costo.

Perché la mia ostetrica mi ha chiesto di fare un test di gravidanza sul sangue e poi me lo ha fatto ripetere dopo una settimana?

Il test quantitativo sul sangue, βHGC, misura il quantitativo della gonadotropina corionica prodotta dal feto e dalla placenta che all’inizio della gravidanza. In condizioni normali, la βHGC cresce molto rapidamente, e una doppia misurazione serve a comprendere se la gravidanza sta andando avanti o meno. I numeri di riferimento scritti al lato della risposta hanno una grande variabilità e non si può fare affidamento su di essi per datare la gravidanza, quindi non ti angosciare cercando di interpretarli da sola ma affidati alla tua ostetrica o ginecologo di fiducia. E’ importante eseguire le βHCG sempre nello stesso laboratorio perché ci può essere una differenza tra un laboratorio e l’altro e ciò renderebbe la risposta inattendibile.

Ho appena saputo di essere incinta, devo dare via il mio gatto?

Il pericolo del gatto sta nel fatto che potreste infettarvi con la toxoplasmosi che può provocare malformazioni nel feto. In ogni caso il 40 % della popolazione adulta ha già contratto la toxoplasmosi (che è asintomatica) ed è immune a nuove infezioni. Una delle analisi sul sangue da farsi all’inizio della gravidanza accerta proprio il tuo stato immunitario. Se l’analisi riscontra che hai già gli anticorpi, significa che durante la vita l’hai già avuta, e non potrai contrarla di nuovo, così ogni accortezza precauzionale è inutile e non necessaria per te: puoi mangiare ciò che vuoi, e coccolare il gatto senza alcun timore!

Il gatto, comunque, è portatore di toxoplasmosi solo se esce di casa e mangia topi – i diretti portatori della toxoplasmosi. Se il tuo gatto esce e potenzialmente può incontrare topi, basta lavarsi le mani con cura dopo averlo toccato, affidare a qualcun altro la pulizia della sua lettiera ed evitare di dargli carne o pesce crudi che potrebbero essere contaminati con escrementi di topo. Dal momento che il topo è il vero responsabile, è importante che voi stesse evitiate i cibi potenzialmente contaminati (carne, pesce e latte crudo), e che laviate bene l’insalata.

Cosa succede dentro la pancia?

Nella prima settimana:

  • Mamma. A una settimana dal concepimento, il tuo corpo invia dei messaggi chimici che bloccano il ciclo mestruale.
  • Bimbo. In queste 3 settimane ha un bel da fare! Da semplice ovulo fecondato che ha preso la strada lungo una tuba di Falloppio alla velocità di 1mm e mezzo l’ora, verso l’utero. Nel frattempo moltiplica le sue cellule raddoppiandole circa ogni 12 ore, e inizia quindi ad impiantarsi nell’endometrio.  Ora viene chiamato blastocisti e conta circa un centinaio di cellule.

Nella 2° settimana:

  • Mamma. Alcuni test di gravidanza possono dirti già che sei incinta!
  • Bimbo. L’embrione sta ultimando la sua sistemazione (annidamento) sulla parete dell’utero. Iniziano a comparire cellule diverse, che si mettono insieme in due strati, chiamati foglietti embrionali . Si formano anche degli spazi vuoti, che diventeranno l’intestino del bambino, e la cavità amniotica.

Nella 3a settimana:

  • Mamma. È presto per avere un qualsiasi sintomo ma tutto il tuo assetto ormonale sta cambiando.
  • Bimbo. l’embrione, grande quasi come la capocchia di spillo, si ripiega su se stesso a formare un tubicino e compare un terzo foglietto che diventerà il sistema vascolare, il sangue, i muscoli, e molte altre cose ancora.

Nella 4a settimana

  • Mamma. Ormai tutti i test possono confermarti che sei incinta!
  • Bimbo. Alla fine di questa settimana l’embrione è lungo circa 5 mm, e ha aumentato la sua massa di 7000 volte rispetto a quella che aveva allo stadio di zigote. Ora è definito anche se è un solo piccolo, o se sono dei gemelli. Inizia la formazione degli organi.

Nella 5a settimana

  • Mamma. Non arriva il ciclo! Se fino ad ora non ci avevi pensato, ora il dubbio si fa più concreto.  Alcune mamme iniziano ad accorgersi di alcuni cambiamenti molto lievi, come una maggiore sensibilità agli odori.
  • Bimbo. le cellule di ogni singolo foglietto embrionale stanno differenziandosi in modo più marcato, a seconda della strada di sviluppo che devono prendere. Queste settimane sono importantissime per lo sviluppo sano e corretto del bambino!

Nella 6a settimana

  • Mamma. Cominci a  sentire la nausea, in particolare la mattina? Questo è un tipico sintomo piuttosto frequente, dovuto agli ormoni della gravidanza.
  • Bimbo. Misura circa 7-9 mm, scalcia e nuota nel liquido amniotico, e il cuore che già batteva da diversi giorni, inizia a far circolare il sangue all’interno di tutto l’embrione.

Nella 7a settimana

  • Mamma. Forse senti già il seno diverso dal solito: più turgido e sensibile. Potresti anche sentirti più stanca e assonnata del solito, e vorresti dormire a tutte le ore!
  • Bimbo. Si sono formati la testa ed i piedi. È provvisto di occhi, reni e polmoni rudimentali.

Nella 8a settimana

  • Mamma. È il momento di una prima visita e dell’ecografia per vedere che nell’utero sia tutto a posto. L’utero è diventato più o meno grande come un’arancia, ma non si vede certo ancora la pancia!
  • Bimbo. Misura circa 15 mm, e ha assunto una sua fisionomia! Prendono forma addirittura già le gemme dei futuri denti. Crescono le gambe e le braccia e quasi si vedono anche le ginocchia

Nella 9a settimana

  • Mamma. Potresti avere l’impressione che la vita sta iniziando a ingrossarsi. Attenta a quando ti alzi, potresti avere giramenti di testa!
  • Bimbo. Ora pesa circa  1,5 grammi! Sono apparse le dita dei piedi e il bambino ha riflessi muscolari alle eccitazioni esterne!

Nella 10a settimana

  • Mamma. Hai ancora nausee? Sei quasi alla fine, coraggio! Mangia poco e spesso, per avere meno fastidio.
  • Bimbo. Inizia a intravedersi il sesso del piccolo e i genitali esterni hanno iniziato a formarsi. Ora il suo aspetto diventa ancora più umano, e perde la coda.

Nella 11a settimana

  • Mamma. Attenta al sole, potrebbero venirti delle antipatiche macchie (cloasma gravidico). Sarai ingrassata da 900 grammi a 1,3 Kg di peso (circa il 10% del peso totale di fine gestazione).
  • Bimbo. È lungo circa 7 centimetri ed entrerebbe nel palmo di una mano. Si sono formati quasi tutti gli organi principali ed il periodo critico del suo sviluppo è terminato.

Nella 12a settimana

  • Mamma. L’utero è cresciuto e si sposta sopra alle pelvi perché non ci sta più!  Aumenta il tuo sangue, così vedi più vene in superficie e potresti sentire più caldo. Hai preso un paio di kg?
  • Bimbo. Pesa 14 grammi ed è lungo 8 centimetri. Puoi vederlo muovere braccia e gambe tramite l’ecografia.

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Cosa succede dentro la pancia?

SECONDO TRIMESTRE

Nella 13a settimana

  • Mamma. Sei entrata nel 2° trimestre! Disolito ora inizia un periodo felice, senza nausee e sonnolenza, e ancora non troppo appesantita. Goditi la tua pancia che inizia a farsi vedere e svolgi le tue normali attività: non sei malata ma semplicemente incinta.
  • Bimbo. Il suo pancreas lavora e già produce insulina (quindi attenta a non esagerare con gli zuccheri!), si sono formati gli abbozzi di tutti i dentini,

Nella 14a settimana

  • Mamma. L’utero è cresciuto e si sposta sopra alle pelvi perché non ci sta più!  Aumenta il tuo sangue, così vedi più vene in superficie e potresti sentire più caldo. Hai preso un paio di kg?
  • Bimbo. Pesa 14 grammi ed è lungo 8 centimetri. Puoi vederlo muovere braccia e gambe tramite l’ecografia.

Nella 15a settimana

  • Mamma. L’utero è cresciuto e si sposta sopra alle pelvi perché non ci sta più!  Aumenta il tuo sangue, così vedi più vene in superficie e potresti sentire più caldo. Hai preso un paio di kg?
  • Bimbo. Pesa 14 grammi ed è lungo circa 8 centimetri. Puoi vederlo muovere braccia e gambe tramite l’ecografia.

Nella 16a settimana

  • Mamma. Hai sentito uno sfarfallio o dei colpetti nella pancia? Sì, potrebbe essere proprio il tuo bambino! Se non lo senti in questa settimana, tranquilla, accadrà prima della fine della 20°.
  • Bimbo. È arrivato a pesare circa un etto! È lungo circa 15-17cm, spesso ha il singhiozzo, e se arriva una forte luce attraverso l’utero, si copre gli occhi con le mani.

Nella 17a settimana

  • Mamma. Molte mamme da questo periodo hanno dei bruciori di stomaco: mangiare un biscotto secco può aiutarti. I legamenti si allentano per prepararsi all’accrescimento dell’utero e al parto.
  • Bimbo. Ha iniziato a metter su la ciccia, cioè il tessuto adiposo sotto la pelle sottile e quasi trasparente. Per proteggerla, produce una sostanza grassa protettiva che la ricopre: la vernice caseosa. I suoi occhi sono ben sviluppati ma per lo più ancora chiusi.

Nella 18a settimana

  • Mamma. Hai visto come è cambiato il seno? Ora si è scurita anche l’areola, e si vedono dei puntini sopraelevati tutti intorno all’areola, sono ghiandoline. Tutto indica che il tuo seno si sta preparando ad allattare dopo il parto!
  • Bimbo. In questo periodo diventa più sensibile ai suoni e rumori, perché le ossa si stanno indurendo e il cervello si sta sviluppando. Inizia così ad abituarsi ai suoni e voci familiari.

Nella 19a settimana

  • Mamma. Potrebbe esserti aumentato l’appetito: non devi fare una dieta rigorosa, perché al tuo bambino serve energia e nutrienti per crescere, ma neanche mangiare per due. Soprattutto, mangia cibo sano!
  • Bimbo. Iniziano a crescere i capelli! I reni lavorano e fa la pipì nel liquido amniotico che viene costantemente filtrato e ripulito dalla placenta. Dorme tanto, e di solito si sveglia quando la mamma si mette a letto.

Nella 20a settimana

  • Mamma. La tua pancia è diventata ben evidente, e l’utero preme anche sulla vescica così devi andare a fare spesso pipì, cosa necessaria anche per evitare che le sostanze di scarto tornino in circolo e quindi anche al feto.
  • Bimbo. Ora pesa circa 300 gr e i suoi movimenti sono perfettamente percepibili. Nelle ovaie delle femminucce si stanno già formando i primitivi ovuli.

Nella 21a settimana

  • Mamma. Sei entrata nella 2° metà della gravidanza! Controlla di non esagerare col sale soprattutto se noti una certa ritenzione idrica, hai le gambe o i piedi gonfi, o la pressione che tende in alto. Quando dormi o riposi, metti i piedi più in alto del livello del tuo stomaco.
  • Bimbo. I suoi polmoni iniziano a lavorare, ma non sono ancora in grado di respirare nel vero senso della parola. Sta sveglio e dorme ad intervalli regolari, in modo simile a quello che farà una volta nato, ma molto diverso dal sonno di un adulto.

Nella 22a settimana

  • Mamma. Hai già iniziato a pensare a dove fare il corso di accompagnamento alla nascita? Se hai iniziato a sentirti il fiato corto, per via delle dimensioni dell’utero, questo è uno dei tanti motivi per frequentare un corso dove facciano tecniche di respirazione.
  • Bimbo. Il tuo bebè ora è lungo circa 25-30 cm e pesa più o meno 450 gr. Tieni presente che c’è un ampia variabilità in questi numeri e che le ecografie non sono completamente attendibili! Se è un maschietto, i suoi testicoli sono formati e scendono nello scroto.

Nella 23a settimana

  • Mamma. Potresti iniziare a sentire le contrazioni di Braxton Hicks, contrazioni dell’utero non dolorose e irregolari tipiche del terzo trimestre. Servono per preparare l’utero al travaglio e non devono farti preoccupare. Ma se sono molto spesso, fermati, il tuo corpo ti dice che devi prenderti un po’ di pausa Se invece senti dolore, chiama il tuo ginecologo.
  • Bimbo. Il grasso sotto pelle diventa sempre di più, e la pelle appare rossiccia. Il bambino fa movimenti sempre più vigorosi, scalcia e si muove nel suo spazio ancora con facilità.

Nella 24a settimana

  • Mamma. Il fondo dell’utero è arrivato al livello dell’ombelico o lo ha anche superato di un paio di cm! Grazie ai movimenti tu e il tuo bambino comunicate e imparate a conoscervi sin da ora.
  • Bimbo. . Lo sviluppo del bambino è giunto a un punto per cui ora gli organi sono praticamente tutti formati. Nelle prossime settimane dovrà aumentare la massa muscolare e l’adipe, perfezionare lo sviluppo, fare pratica con alcune funzioni fondamentali come suzione e deglutizione.

Nella 25a settimana

  • Mamma. Sei entrata nell’ultimo trimestre della tua gravidanza. Molte mamme si sentono in piena forma in questo periodo. Dedicati a te stessa e alla tua pancia, per quanto possibile, ritagliandoti momenti per te e il tuo partner.
  • Bimbo. L’organo meno sviluppato ora sono i polmoni. Un bimbo nato a questa settimana può vivere fuori dall’utero solo grazie al progresso della medicina, e rimanere per molto tempo in ospedale, finché i polmoni non saranno in grado di lavorare da soli.

Nella 26a settimana

  • Mamma. Anche il papà può finalmente sentire distintamente i movimenti del bambino! Fare una moderata attività fisica e dello yoga ti aiuterà a gestire meglio i fastidi della pancia che cresce.
  • Bimbo. Il suo sviluppo procede a ritmo costante, ora è lungo circa 25-27cm e pesa più o meno 800 gr. Il cordone ombelicale cresce ancora e diviene più spesso.

Nella 27a settimana

  • Mamma. Se ancora non lo hai fatto, è proprio il momento per iscriverti al corso preparto! Controlla quello che mangi e il tuo stile di vita: una sana alimentazione e abitudini sono qualcosa che ti faranno bene anche ben oltre la gravidanza!
  • Bimbo. Secondo alcune ricerche, i bambini iniziano a sognare da questa settimana: cosa sognano? Nessuno lo sa: probabilmente suoni, colori, sensazioni… Il loro cervello resta attivo e compaiono delle caratteristiche scanalature sulla sua superficie del cervello, insieme allo sviluppo di ulteriori tessuti cerebrali.

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Corso di una giornata per mamme e papà indaffarati

Il corso si tiene di sabato dalle ore 10,00 – 16,00 con un minimo di 4 iscrizioni

NON SEI RIUSCITA AD ISCRIVERTI A UN CORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA?
MINI CORSO INTENSIVO DI UNA GIORNATA PER COPPIE IN ATTESA

L’importanza della preparazione al parto é ampiamente sottolineata dalle ricerche condotte in quanto associata ad una riduzione degli esiti negativi per la salute di madre e bambino. I corsi rappresentano un’importante occasione di partecipazione attiva delle donne e uomini in attesa di un figlio, uno dei fattori di protezione rispetto alla possibilità di avere un taglio cesareo ed aiutano ad avere l’esperienza di parto che si veramente desidera

Spesso però le esigenze lavorative, di salute o familiari rendono difficile iscriversi a un corso che dura più settimane, o solo sei indecisa se veramente faccia per te; altre volte difficoltà durante la gravidanza ti hanno reso difficile iscriverti ad un corso entro i termini.

Questo minicorso intensivo di una giornata è pensato proprio per te!

Programma del corso:
• presentazioni ed aspettative
• strumenti per facilitare il parto: i 5 sensi, punti di autotrattamento shiatzu, fiori di Bach, aromaterapia
• pranzo insieme e spazio domande
• il parto, la funzione del dolore,come riconoscere il travaglio, le fasi del parto, come ottenere il meglio dalla struttura ospedaliera o dalla clinica scelta
• esercizi di apertura in coppia, massaggi x il travaglio, respirazione, visualizzazione, rilassamento e divertenti esercizi di fiducia per la coppia
• condividere l’esperienza con altri mamme e papà, e fare amicizia
• chiusura condivisa con distribuzione di materiale informativo e sostegno continuativo post- corso

Il corso è tenuto da una ostetrica e una IBCLC (Consulente prof.le in allattamento materno)

Quando: sabato 23 febbraio 2013
Durata:
6 ore pranzo compreso
Costi: € 75 euro a coppia, pranzo compreso nel prezzo
Prenotazione in segreteria

Per info: Latte & Coccole – 06 97614579 – 333 8411755
www.latteecoccole.itinfo@latteecoccole.it

Dopo più o meno 40 settimane in questa meravigliosa avventura, eccoci in dirittura d’arrivo. Sei in procinto di partorire!
Il parto è un momento fondamentale nella vita di tante donne. Se potrai viverlo al meglio, secondo i tuoi desideri, e in modo consapevole e attivo, esso potrà essere per te un atto di potenza e crescita senza pari.

Molte donne hanno paura del parto: storie raccontate da amiche e parenti, immagini viste nei film, l’incertezza della data, l’ansia davanti all’ignoto.
Ma partorire è qualcosa che le donne hanno sempre fatto, e se ci prepariamo bene, abbiamo tutte le carte in regola per poterlo fare anche noi .
Il dolore, generalmente, viene anche associato a qualcosa di negativo , da evitare e da sfuggire. Il dolore del travaglio e del parto sono però necessari per farci capire che dobbiamo trovare un luogo adatto per partorire ed è solo ascoltando i segnali del nostro corpo che possiamo capire quali siano le posizioni che attenuano il dolore. Esse sono proprio quelle che ci aiutano a far progredire i tempi del parto in modo fisiologico e , possibilmente, rapido. Con una buona preparazione e conoscenza di cosa è davvero partorire, ognuna di noi può dotarsi di “strumenti” per affrontarlo e trovare in lui un alleato anziché un nemico. Rilassamento e respirazione sono estremamente utili, ma dovete aver fatto pratica durante la gravidanza. Ci sono poi tanti altri “trucchi del mestiere” che non si trovano sui libri e che vanno sperimentati praticamente.

Sapere cosa aspettarvi anche vi aiuta a gestire al meglio il vostro parto, così come scegliere l’ospedale secondo i vostri desideri, e sapere cosa chiedere per vivere il travaglio attivamente ed in modo positivo .
Frequentare il Corso di accompagnamento alla nascita naturale può essere fondamentale per superare queste paure e arrivare alla fine della gravidanza serenamente. Vieni a trovarci per conoscere il nostro corso di accompagnamento alla nascita per coppie che inizia sabato 18!
Partecipare al corso vi darà la possibilità di conoscere altre future mamme e papà che provano le vostre stesse emozioni, dubbi, paure e sogni, e prepararvi al meglio sia alle prossime settimane di gravidanza, al parto, e al meraviglioso compito che vi attende! Infatti, dedichiamo molta attenzione anche al “dopo” : allattamento, cura del bambino, gestione quotidiana, ecc…

Se la tua data presunta del parto è compresa nei prossimi due-quattro mesi, iscriviti al corso di accompagnamento alla nascita!

Il corso di accompagnamento alla nascita è rivolto alle future mamme e papà. Si tratta di un corso teorico e pratico, per vivere la gravidanza con serenità, naturalezza e arrivare al parto senza timori. Grande spazio di discussione e informazioni sul post-parto, allattamento e cura del bebè.

Le attività in gravidanza sono il modo migliore per prepararsi all’arrivo del bebè e per poter vivere i mesi dell’attesa con serenità e consapevolezza, senza ansie e preoccupazioni

Il corso vi aiuta inoltre a:
Seguire e comprendere l’evoluzione della gravidanza e la crescita del bambino – Imparare ad ascoltare il proprio corpo – Ascoltare e gestire le emozioni – Condividere col partner – Gestire il dolore e la paura – Condividere l’esperienza con altre mamme e fare amicizia – Indispensabile anche per chi dovrà fare il taglio cesareo – Acquisire fiducia in sé stesse – Evitare la depressione postpartum.

La parte di lavoro sul corpo prevede esercizi semplici che possono essere ripetuti a casa da tutti: tecniche di rilassamento, visualizzazione, respirazione ed esercizi per alleviare i fastidi tipici dovuti al pancione che cresce, per mettersi in connessione col bambino, prepararsi al parto, gestire il travaglio e il dolore, lavorare con le contrazioni per aiutare il bambino a nascere, vivere attivamente in prima persona il parto.
I papà sono i benvenuti e parte attiva in ogni incontro.
Il corso è tenuto dall’ostetrica e dalla IBCLC (Consulente Professionale in Allattamento Materno)

Soluzioni personalizzate e incontri di recupero per coppie con necessità specifiche.

Quando: il giovedì sera dalle 19.00 alle 21.00 (orario modificabile di più o meno mezz’ora su richiesta delle coppie partecipanti) o in altro giorno se concordato con tutti i partecipanti. Il corso viene attivato con un minimo di 3 iscrizioni. E’ possibile concordare giorni e orari diversi se avete necessità particolari. A settembre il corso inizia generalmente a metà mese ma possiamo anticiparlo su richiesta delle mamme. Il corso successivo si tiene dopo circa due mesi. A luglio solo su richiesta, sospeso ad agosto. Chiamateci o scriveteci per avere la data esatta e prenotare il vostro posto.

Durata: 8 incontri di due ore a cadenza settimanale più 1 incontro dopo la nascita dei bambini.

Costi: € 200,00 pagabili in due tranches

Cosa comprende la quota di partecipazione:  – 8 incontri di 2 ore ciascuno  –  1 incontro dopo il parto con i bebè  –  un mese di Bebè Cafè gratis! – la nostra reperibilità se hai dubbi, domande, stai entrando in travaglio, hai bisogno di rassicurazione o sostegno

Come iscriverti o richiedere informazioni sulle prossime date: inserisci i tuoi dati nel form qui sotto e ti contatteremo via email per darti tutte le info sul corso, le prossime date, le modalità di pagamento e quanto altro possa esserti di aiuto.

Descrizione: minicorso preparto per future mamme e papà, teorico e pratico, per chi non ha tempo o non ha ancora deciso se iscriversi al corso settimanale. Informazioni pratiche su gravidanza, travaglio e parto, ed esercizi per vivere meglio la gravidanza e prepararsi al parto. Venite con abbigliamento comodo, per es. tuta e calzettoni.
sabato 25 settembre 10.00-16.30
Posti: 15
Costo: 70,00 € – pranzo incluso !
Agevolazioni: 30% di sconto per gli iscritti al corso settimanale
Buono sconto di €25,00 per chi partecipa anche al minicorso “Allattamento -Partire col piede giusto”

•    Allattare passo dopo passo Partire col piede giusto: la prima poppata. Come posizionare e aiutare il tuo bambino ad attaccarsi al seno. Evitare i problemi più comuni (ingorghi, ragadi, poco latte, rifiuto del seno, ecc)
•    Difficoltà alla nascita: e se succede qualcosa? Confrontarsi con la paura. L’energia positiva che ti resta della gravidanza. Riconoscere il travaglio.

L’allattamento è la naturale prosecuzione della gravidanza e del parto.
Fisiologicamente, sia la madre che il bambino, dopo la nascita, si aspettano di allattare.
Per il bambino, poppare è un atto istintivo (già in utero deglutisce piccole quantità di liquido amniotico o ciuccia le dita o quello che capita a portata di bocca), mentre per la mamma è un atto appreso. Questo significa che noi donne dovremmo aver imparato ad allattare osservando altre donne farlo, prima di diventare madri. Dato che questo oggi non avviene più, allora spesso alla neomamma serve un sostegno specifico, o ricevere informazioni non più dall’osservazione, ma da altre fonti o con l’aiuto di persone preparate specificatamente.
Raccogliere le informazioni corrette, informarsi su cosa fare per partire col piede giusto, come avere una persona di riferimento alla quale affidarsi in caso di necessità o dubbi, può fare la differenza in molti allattamenti.

Il latte materno è un liquido vivo, che contiene tutto quello che serve al neonato, che nasce con un discreto grado di immaturità a tutti i livelli (paragoniamolo per es. ai vitellini, le caprette, o molti altri mammiferi), e ha bisogno di un sistema che gli permetta di sviluppare al meglio tutte le potenzialità che alla nascita sono ancora immature.
E’ importante sottolineare che quando si parla di allattamento, stiamo parlando di un sistema biologico complesso che è molto di più che “dare cibo”.

Attraverso l’allattamento la madre dà al suo piccolo:
– i nutrienti giusti e perfetti per la sua crescita, nella forma ottimale per essere assimilati e digeriti, senza eccessi né carenze
– enzimi per aiutare ancor più la digestione e l’assorbimento di tali nutrienti
– acqua per dissetarlo quando ha sete
– fattori immunitari per aiutare il suo sistema di difesa ancora immaturo a rispondere adeguatamente e a svilupparsi in modo fisiologico
– fattori di crescita specifici e differenziati per aiutare lo sviluppo di tutti i tessuti dell’organismo (in particolare le mucose e il sistema nervoso)
– ormoni che servono a guidare la sua crescita e il normale sviluppo del suo sistema endocrino e nervoso
– sostanze ‘tranquillanti’
– protezione, per garantire al cucciolo umano, che ha poche capacità di difendersi da solo da qualsiasi pericolo, attraverso la vicinanza costante della mamma
– calore, perché deve mantenere una temperatura costante a circa 36.5°
– interazione continua per stimolare il suo cervello.

Allattare è il modo normale e biologicamente fisiologico, perfetto, e più semplice, comodo e sempre a portata di mano per soddisfare praticamente tutte le necessità di un cucciolo di essere umano. Inoltre non richiede alcuna spesa, non vi costringe a dover uscire per comperarlo, non consuma energia per la sua produzione (tranne la vostra, così che vi aiuta a ritornare al peso-forma), e non rilascia rifiuti nell’ambiente.

Nei primi giorni di vita la mamma produce un latte speciale, il colostro, che aiuta il neonato all’adattamento alla vita extrauterina, e tra le varie cose, lo aiuta a evacuare il meconio e a prevenire o far diminuire più in fretta l’ittero.
Nel caso di parto pretermine, il latte materno cambia composizione per adattarsi ancor meglio alle necessità speciali di un bambino prematuro.

Allattare offre poi una serie enorme di benefici a diversi livelli, benefici che abbiamo appena iniziato a scoprire negli ultimi decenni e che non conosciamo ancora che in minima parte!

Così come la mamma, attraverso il cordone ombelicale, non dà al bambino nel suo grembo solo nutrienti, ma anche difese, input complessi per aiutare il suo sviluppo e contenimento e calore, allo stesso modo fa l’allattamento dopo che il bambino è nato, tanto che per alcuni studiosi questa fase va considerata come un proseguimento della gestazione, fatta fra le braccia della mamma invece che in utero. Quando parliamo di allattamento preferiamo quindi parlare di un complesso e completo sistema biologico e relazionale, e non solo di un modo di dare nutrimento.

Allattare viene definito “individuo-specifico” (oltre che specie-specifico come già spiegato), in quanto si adatta perfettamente alle necessità di ogni singolo bambino quando è esclusivo e a richiesta.

Quali vantaggi per la mamma che allatta

Si parla spesso dei benefici per il bambino allattato, ma non si parla abbastanza dei benefici per la mamma che allatta. Allattando vi fare un enorme regalo per la salute a breve e lungo termine:
– dopo il parto allattare aiuta l’utero a contrarsi e tornare alle sue dimensioni e riduce il rischio di emorragia.
– gli ormoni dell’allattamento rendono la quotidiana attività di cura al bambino meno faticosa.
– allattare e dormire insieme sincronizza le fasi di sonno tra madre e bambino, rendendo i risvegli notturni meno stancanti e più facile per la mamma riprendere sonno dopo un’interruzione.
– allattare smobilita il grasso, in particolare quello sotto il punto vita! Vi aiuta quindi a tornare al vostro peso forma.
– allattare non rovina il nostro seno: il seno “cala” per effetto dell’età, della forza di gravità, delle variazioni di peso e della gravidanza.
– l’allattamento esclusivo rimanda il ritorno del ciclo mestruale, distanziando naturalmente le nascite, facendo risparmiare ferro e regalando una pausa al corpo dagli estrogeni.
– allattare poi riduce il rischio –prima e dopo la menopausa- di:
– cancro al seno
– cancro alle ovaie e all’endometrio
– osteoporosi e frattura del femore
– e provoca un arresto temporaneo della progressione dell’endometriosi.

– spesso le mamme che allattano trovano un miglioramento anche se hanno un seno fibrocistico

– le donne insulino-dipendenti spesso necessitano di una minore quantità di insulina mentre allattano

Vi sono naturalmente anche altri vantaggi ad allattare: non costa nulla, non vi chiede di uscire per fare la spesa, non dovete tenere in casa alcun tipo di scorta di prodotti che possono scadere, o contaminarsi, diventare “cattivi”. Il seno e il latte di mamma sono sempre puliti, pronti e caldi al punto giusto. Non vi si richiede di dosare, scaldare, raffreddare, misurare, lavare e sterilizzare. Non consuma energia extra e non lascia rifiuti da smaltire.

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