HAI RICERCATO IL TAG ‘neonato’

La fretta di diventare grandi – Subito in piedi –

Vedere il proprio bambino camminare è vero è una grande gioia, e inoltre ci da un senso di sicurezza perché sembra già grande, autonomo e sano. Stare in piedi è una tappa che segna un momento importante, il bambino porta nel mondo attraverso la verticalità la sua presenza, come se dicesse: eccomi, questo sono io!

Ma proprio in virtù di questa autonomia appena conquistata, è importante che il piccolo ci arrivi con i giusti strumenti. A volte il desiderio di vederlo “già grande” può rischiare di far accelerare un percorso che invece avrebbe bisogno di essere rispettato in ogni suo passaggio perché tutte le fasi sono essenziali per la crescita.

Possiamo immaginare allora lo sviluppo come una spedizione verso la scoperta di nuove terre: il bambino è l’esploratore che attraversando i diversi livelli di esperienza crea la mappa neuro-senso-motoria che lo aiuta a orientarsi nell’interazione e nella conoscenza della vita stessa.

Quando diventiamo genitori, l’istinto di proteggere il nostro bimbo da qualsiasi pericolo può spingerci a una vera e propria guerra nei confronti di germi e batteri: le nostre case si riempiono di detersivi sempre più aggressivi, le cucine diventano centri di sterilizzazione e nostro figlio viene cambiato e lavato con un rigore da caserma. Tutto ciò non è però necessario e può essere addirittura pericoloso, specie se usiamo cosmetici e detersivi industriali, che contengono sostanze molto dannose per la salute delle persone e dell’ambiente.
Da alcuni anni l’attenzione nei confronti dell’igiene naturale è in netta crescita, e sempre più aziende di cosmetici e detergenti per la casa si professano “naturali” ed “ecologiche”. Spesso, però, i prodotti pubblicizzati in questo modo sono del tutto uguali a quelli ordinari.

Maura Gancitano, autrice del libro “Igiene e cosmesi naturali” sarà nostra ospite,bi-mamma, scrittrice, è una grande appassionata di cosmesi e salute naturale (Ha un canale YouTube (www.youtube.com/mauraga85) e un blog (www.vivabio.it) e tiene regolarmente laboratori di autoproduzione cosmetica) sarà nostra ospite per parlare di tutto questo con voi!

Come leggere l’elenco degli ingredienti di un cosmetico?

Come pulire e idratare il vostro bimbo con dolcezza?

Come igienizzare l’ambiente in cui vivete in modo economico, veloce, naturale e rispettoso della natura?

Di tutto questo e altro parleremo con Maura Gancitano lunedì 27 ottobre alle ore 17.00.

I bambini sono benvenuti.

L’incontro è gratuito e riservato ai soci. La quota associativa di 10 euro è valida per tutto l’anno solare e vi permette di partecipare a tutte le iniziative di Latte &  Coccole. Per associarvi potete venire anche 10 minuti prima dell’incontro.

cresciamo insieme toddlerIl movimento fisico dalla prima infanzia e per tutta la vita, gioca un ruolo importante nella creazione delle reti neurali, che stanno alla base dell’apprendimento.” (Carla Hannaford)

L’attività principale di un bambino è quella di sperimentare sé stesso ed esplorare il mondo che lo circonda. Il proprio modo di sentire, conoscere lo spazio, le sue capacità motorie e di relazione si esprimono attraverso l’arte del gioco e del movimento, strumenti questi che facilitano i naturali processi evolutivi e di apprendimento del bambino. È importante che in questa prima fascia di età ciò avvenga con la presenza del genitore che rassicura e rinforza ogni sua scoperta.

Spesso però gli ambienti di casa dove si muove il bambino non sono proprio adeguati per la sua fascia di età e si tende a dare al bimbo troppi giochi e spesso non adatti al suo momento di sviluppo.

Il laboratorio “Cresciamo insieme” ha più di 10 anni di esperienza a Roma e offre uno spazio di gioco orientato al corretto ed armonico sviluppo psicomotorio, divisi in due fasce di età:images (4)

  • da 0 a 15 mesi
  • per bambini che camminano (1- 3 anni)

Durante ogni lab i bambini, in un ambiente a loro misura, sperimentano oggetti e movimenti che spesso a casa sono limitati o sottovalutati, o di cui i genitori non conoscono l’importanza.

Qui hanno tempo e spazio per esplicare liberamente competenze e di conseguenza anche la piena potenzialità.

Se il bimbo ha dei leggeri ritardi o aspetti nella motricità che possono esser la base di possibili problemi futuri, vengono individuati e corretti al loro esordio, facendo così sempre in modo giocoso una vera e propria prevenzione.

Inoltre, osservando il loro modo di muoversi nello spazio, con gli oggetti e persone, i conduttori possono dare spunti per i genitori per aiutarli ad accompagnare il bimbo nel suo sviluppo psicomotorio, spiegando come il bambino è arrivato al punto di sviluppo in cui si trova, cosa comporta, dove andrà… cosa fare o cosa proporgli per agevolarlo o non ostacolarlo.

La condivisione con altri bambini offre ulteriori stimoli e promuove la socializzazione.

• Quando:  dalle 11 alle 12 per ben 4 giorni!

17.09.2024 

18.09.2024 

19.09.2024 

20.09.2024

• Durata: 1 ora 

• Costo: 20 € – Se vieni con un’amica, avete entrambe lo sconto del 25%!

Come prenotarti: per prenotare il tuo posto al corso o per richiedere informazioni sulle date, le modalità di pagamento e le caratteristiche del corso compila il form qui sotto:

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Il baby massage favorisce la conoscenza reciproca, lo sviluppo di un intenso legame affettivo tra mamma/papà e bambino e la comunicazione profonda.

Il massaggio ha innumerevoli effetti positivi sullo sviluppo fisico e la maturazione dei bambini, poiché stimola:
– gli organi di senso, e di conseguenza, la percezione di sé;
– i diversi apparati che sostengono le funzioni fisiologiche;
– favorisce la digestione e previene le coliche;
– favorisce il rilassamento e il sonno;
– aumenta la resistenza immunitaria;
– aiuta l’auto-regolazione dei ritmi fisiologici (respirazione, frequenza cardiaca, nutrizione, evacuazione, sonno-veglia)

Leggi di più qui.

Inoltre, riduce lo stress postparto, essendo particolarmente efficace per le mamme che hanno avuto un cesareo. È una pratica semplice e una modalità piacevole di conoscere e stare col proprio bambino!

Questo corso è anche un gruppo di incontro e un luogo informale, protetto ed ospitale, a misura di mamma e bambino, dove le neomamme possono trovarsi coi loro piccoli e, mentre fanno baby massage o ginnastica dolce, chiacchierare, fare una sana merenda, trovare amicizia e confronto:

  • Risposte ai dubbi e domande del puerperio
  • Esercizi per il recupero della forma fisica postparto
  • Occasioni di confronto e discussione sulla maternità e la vita quotidiana col bebè
  • Amicizia con altre mamme
  • Solidarietà
  • Empatia

I papà sono i benvenuti

Porta un asciugamano, l’olio per il massaggio te lo diamo noi.

E’ possibile richiedere corsi anche in altri orari o giorni con un minimo di 3 iscrizioni.

Il corso è tenuto da Martina Carabetta, IBCLC e Roberta Bassani, AIMI

• Quando: il martedì  dalle ore 14:00 alle ore 15:30.

• Durata: 6 incontri

• Costo: 95 € – Se vieni con un’amica, avete entrambe lo sconto del 10%!

Attenzione: il corso viene attivato con un numero minimo di 3 mamme, per cui chiamaci per avere conferma della data di inizio

Come prenotarti: per prenotare il tuo posto al corso o per richiedere informazioni sulle date, le modalità di pagamento e le caratteristiche del corso compila il form qui sotto:


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Aspetti un bambino?

Vieni all’ incontro tematico per mamme e papà in attesa

Venerdì  29 novembre dalle ore 17.00 alle 19.00

con Martina Carabetta, IBCLC, fondatrice di Latte & Coccole e autrice di “Allattamento e coccole”, Bruno Editore e “Svezzamento Senza Stress”

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– Cosa fare per “prepararsi” ad allattare

– Il mio seno va bene? Il mio capezzolo è quello “giusto”?

– Avrò abbastanza latte?

– Rooming in, sì o no?

– Come capire se il bambino mangia abbastanza?

– Avrò abbastanza latte? Come faccio a capirlo?

– Le azioni giuste per partire bene con l’allattamento

– Evitare ragadi, mastiti e ingorghi

– Cosa devo mangiare in allattamento?

– Come POSIZIONARE ED ATTACCARE CORRETTAMENTE IL TUO BAMBINO

In questo incontro per mamme in attesa parleremo di cosa fare per prepararsi ad allattare durante la gravidanza, di cosa davvero serve e cosa non serve, e potrete togliere i vostri dubbi e domande su come prepararvi ad allattare e partire col piede giusto!
Prenotatevi via mail o FB

Quando: venerdì 29 novembre 2019 dalle 17:00 alle 19:00

Contributo richiesto: 30€ (il papà non paga)

Gli incontri sono rivolti ai soci di Latte & Coccole. Se non hai ancora la tessera annuale, puoi farla quando vieni, e costa solo 10 l’anno.

Vieni con abbigliamento comodo e calzettoni se possibile. Alla fine dell’incontro ci sarà un momento di rilassamento utile anche per il travaglio e parto

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Avete presente tutte le volte che vi hanno detto che allattando così spesso e a lungo stavate facendo diventare vostro figlio un mammone viziato e dipendente?

Che non si sarebbe mai staccato dalla vostra gonna?

Che dovevate dare un po’ di regole altrimenti tra n anni ne avreste pagato le conseguenze?

Ebbene, in realtà la scienza ci dice da decenni esattamente il contrario, peccato che l’”uomo della strada”, quello che regolarmente incontrate mentre state allattando il vostro figliolo, o che vi dispensa i suoi consigli, non conosca l’evidenza scientifica.
Periodicamente però si continua a studiare questi aspetti e proprio ultimamente è arrivata una nuova conferma a ciò che già noi addetti ai lavori ben sapevamo. Questo studio è particolarmente interessante perché ha riguardato un campione di popolazione piuttosto esteso, cosa che rende il risultato maggiormente valido e significativo.

Alcuni studiosi inglesi hanno indagato la relazione fra l’allattamento al seno o con formula, e gli effetti sul bambino, una volta diventato adulto, relativamente al suo successo sociale.

Sono stati esaminati i dati di un vastissimo studio cosiddetto “longitudinale”, cioè quel tipo di studio epidemiologico dove si osserva un certo numero di soggetti ripetutamente nel tempo; questo studio in particolare ha seguito migliaia di persone dalla nascita all’età adulta, ed esattamente sono stati presi in esame ben 17.419 soggetti nel 1958 e, di questi, 16.771 nel 1970.

I risultati dell’osservazione di questo campione rappresentativo hanno mostrato che l’avanzamento sociale era più frequente nel gruppo di soggetti allattati al seno nella prima infanzia, rispetto a un declassamento più probabile nei bambini alimentati con la formula. I test cognitivi hanno inoltre mostrato una correlazione stretta fra allattamento e punteggi più alti ai test.

L’allattamento al seno è legato a molti aspetti diversi: le sostanze contenute nel latte materno, fondamentali per uno sviluppo pieno e armonico del sistema nervoso; la relazione affettiva madre-figlio; la protezione dalle malattie; l’effetto positivo che l’esperienza dell’allattamento dà anche alla madre, rendendola più fiduciosa nelle sue capacità e più abile a comprendere i segnali del bambino e a comunicare con lui. Ciascuno di questi aspetti può incidere positivamente sull’intelligenza e le abilità sociali e quindi in un futuro potrebbe essere responsabile del successo sociale. I ricercatori pongono comunque l’attenzione su due aspetti in particolare: lo sviluppo del sistema nervoso, e la risposta allo stress (che è più efficace nel bambino allattato).

Questo beneficio dell’allattamento materno si va quindi ad aggiungere a tutti gli altri già ben noti.

Naturalmente sappiamo che il successo sociale di un individuo dipende da mille fattori (che sono stati esclusi nello studio per non confondere i ricercatori e i risultati dello studio stesso), e che se non avete allattato non dovete farvene un ulteriore rammarico (lo sapete come la pensiamo sui sensi di colpa delle mamme!!). Ma per noi è estremamente importante che i risultati di questi studi siano conosciuti innanzi tutto dagli operatori della salute, che non possono considerare l’allattamento alla stessa stregua di qualsiasi altro modo di alimentazione dei lattanti, e che dovrebbero tutti adoperarsi e battersi per sostenere e aiutare concretamente ogni donna ad allattare.

Questo studio è anche per ogni persona che pensa che allattare o non allattare sia alla fine la stessa cosa, e che a ogni minima difficoltà la donna non debba “stressarsi” e insistere a salvare il suo allattamento “tanto siamo tutti cresciuti bene anche col latte artificiale”. Tenetevi per voi questi commenti, e piuttosto date un incoraggiamento a quella mamma che sta tentando il possibile (e spesso l’impossibile) per dare il meglio a suo figlio!

C’è un momento della giornata che moltissime mamme attendono con ansia: il tardo pomeriggio.
In questa ora fatidica, anche il tuo angioletto si trasforma e diventa un noioso, lagnoso, esigente poppatore senza pause?!
Come mai?
La preoccupazione tipica -in agguato sempre nell’angolino della mente della mamma che allatta- si affaccia e ti bisbiglia: oh, povera me, non ho abbastanza latte?
Se invece in questi momenti classici c’è qualcuno in casa con te, il bisbiglio diventa una voce melliflua che ti consiglia caldamente di dare un’aggiunta, perché “cara, è evidente che non ti basta il latte a quest’ora, sono già tre volte che ti richiede il seno!”.

Sia in gravidanza che dopo il parto, molte mamme si chiedono se i cosmetici che usano siano sani o contengano sostanze poco consigliabili. Non è facile districarsi tra nomi impronunciabili e sigle misteriose.

Dato che tutto quello che usiamo per la detersione e l’idratazione della nostra pelle (e quella dei nostri bambini) viene più o meno assorbita dal corpo, diventa importante scegliere prodotti che siano quanto più possibile sani e atossici.

Molte persone hanno deciso di autoprodurre da sè quello che usano in famiglia. In questo modo possono non solo controllare cosa usano, ma anche -incredibile ma vero- di solito si risparmiano molti soldi!

Se l’argomento vi interessa, vi suggerisco di leggere questo articolo: http://www.greenme.it/consumare/cosmesi/2521-gli-ingredienti-piu-tossici-contenuti-nei-cosmetici

Se ora vi interessa ancora di più, vi invito a venire al laboratorio teorico e pratico con Maura Gancitano, scrittrice e mamma esperta di questi argomenti, autoproduttrice di cosmetici, che sabato 27 aprile tornerà col laboratorio pratico per parlarci delle alternative proposte dalla cosmetica naturale, di come scegliere i cosmetici da usare sui bimbi (detergenti, idratanti, paste protettive, salviette umidificate) e sulla mamma, sia in gravidanza che dopo il parto.
E nel laboratorio impareremo insieme come fare in casa praticamente tutto il necessario in modo semplice ed economico.Autoprodurremo in diretta alcuni cosmetici tra i più utilizzati da mamme e bimbi:
– oleolito di calendula             – tintura madre di calendula
– pasta all’ossido di zinco      – pomata lenitiva
– olio antismagliature             – olio per il perineo

I “prodotti” del laboratorio saranno poi divisi tra le partecipanti per portarli a casa!

Potrete anche acquistare in anteprima il suo nuovissimo libro La cosmesi naturale per mamma e bambino, ed. Il Leone Verde!

Se ti piace questo laboratorio, chiamaci subito per iscriverti! I posti sono limitati. La durata del laboratorio è di due ore e costa 15 euro.

Naturalmente puoi portare con te i tuoi bambini!!

Tutte le info le trovi qui: https://www.facebook.com/events/393603304049116/

http://www.latteecoccole.net/?p=1408

Diciamoci la verità, quando diventiamo genitori molti di noi vengono colpiti da una patologia ossessivo-compulsiva che in altri momenti della vita vedrebbe le persone che ci vogliono bene trascinarci più o meno di corsa da “uno veramente bravo” 🙂
La fissazione sulla cacca del pupo!!!
Adulti per il resto perfettamente sani di mente, diventano feticisti del pannolino.
Decine di telefonate tra mamme, nonne, zie, amiche del cuore, nelle quali si disserta della sfumatura di giallo o di verde…
Per non parlare della “letteratura mammesca”, quella in cui ogni segreto più puzzolente (è proprio il caso di dirlo…) viene svelato.
E se il pupo non fa la cacca?
TRAGEDIA!!!!!!
Poi, come al solito, se la mamma ha anche l’impudenza di allattare, ogni pannolino viene esaminato perché sicuramente ci dice qualcosa che regolarmente non va proprio nell’allattamento (come al solito…)!
Ragazzi, diamoci una regolata! La cacca dei neonati merita davvero tutta questa attenzione?

Prima o poi, quello che è entrato, deve uscire.

Davvero tutte le volte che fa – o non fa – la cacca, è il segnale di qualcosa che non funziona nell’allattamento o nel latte di mamma? I neonati quando nascono devono imparare a fare un sacco di cose che nell’utero non servivano, perché le cose lì dentro funzionavano in modo totalmente differente. Alla nascita, tra le varie novità, c’è pure quella di dover evacuare. Ma se non l’ha mai fatto, il nostro eroe, forse ha bisogno di impegnarcisi un po’, di fare “pratica”, non credete?
E così ecco che si spreme, diventa tutto rosso, si concentra per minuti e minuti, e spesso si interrompe pure nel bel mezzo della poppata…
Poi finalmente ecco che il prodotto di tanto lavoro, esce da dove deve uscire e… è liquido o poco ci manca! E allora? Tutta ‘sta fatica?? Per due/tre cucchiai di cremina gialla o verde?? 🙂
Diciamoci la verità: la cacca di un bambino allattato non dà l’idea di essere difficile da evacuare.
Ma insomma, mettiamoci nei suoi panni!! Ve l’ho detto: non l’ha mai fatto prima, sta imparando. Il meccanismo con il quale ognuno di noi evacua, cioè elimina attraverso le feci le sostanze di scarto, si chiama “torchio intestinale”. In pratica, si tratta di un lavoro dei muscoli intorno all’ano, che “spremono” le feci fuori dal nostro corpo. Come tutti i lavori muscolari, c’è da imparare come farli, e quanta forza metterci, e questo per il bambino può non essere così automatico ed intuitivo.

Dobbiamo allora dargli una mano? No, assolutamente no! Bando a termometrini, gambi di prezzemolo, e per carità, a clisterini vari.
L’aiutino avrà l’effetto esattamente contrario di quello che ci prefiggiamo: il bimbo non potrà imparare dai segnali del suo corpo, ma rea

girà da uno stimolo esterno. Proprio il modo giusto per non renderlo “autonomo” in una funzione fisiologica che deve imparare a gestire da solo.

E se non la fa tutti i giorni?
Un bambino allattato di solito nelle prime settimane fa la cacca tantissime volte, anche ad ogni poppata, perché ha un riflesso ch
e si chiama “riflesso gastro-colico”. Grazie a questo riflesso, quando il latte scende nello stomaco, l’intestino si libera (leggi anche qua: http://www.consulenteallattamento.it/2016/02/insomma-ma-la-cacca-la-deve-fare-sempre-tutti-i-giorni-o-no/). Ma questo riflesso poi passa (pensate un po’ se rimanesse sempre!) e così i genitori iniziano a preoccuparsi perchè si sono abituati a tanta abbondanza di scariche e pensano alla stitichezza. In realtà, un bimbo allattato, dopo circa le 6 settimane, può stare diversi giorni (anche una settimana!) senza fare la cacca, perchè il latte materno non contiene “sostanze di scarto”, crea così poca massa fecale, e il pupo per così dire, ne “ammucchia” un po’ prima di buttarla via. Riprende di solito a farne di più all’introduzione dei cibi solidi.

Ci sono alcune rare situazioni – e sottolineo il “rare” – dove ci possono essere dei problemi di allattamento, o gestione delle poppate, che tra le varie altre cose si manifestano anche con cambiamenti nella cacca del pupo. Se quindi sei preoccupata o in dubbio, rivolgiti alla IBCLC; che farà un’analisi a 360° della situazione, per verificare che non sia niente di preoccupante, o mandarti dal pediatra per ulteriori accertamenti.

 


Nell’ultimo secolo le condizioni di vita in Occidente sono cambiate in modo veramente incredibile. Peccato che come esseri umani abbiamo la memoria corta, e spesso non pensiamo a come vivevano anche solo i nostri bisnonni.

Grazie al miglioramento delle condizioni di vita, di alimentazione, abitative e sociali, abbiamo certo smesso o ridotto drasticamente di ammalarci di malattie dovute per es. ai parassiti o alle gravi carenze nutrizionali, eppure in Occidente siamo per certi versi molto meno sani di una volta.

In particolare c’è stato un aumento esponenziale di una serie di malattie anche molto serie, e la medicina in tutto il mondo sta cercando di capirne tutte le ragioni, per poterle prevenire prima che curare.

Alla fine egli anni ’80, l’epidemiologo britannico David Strachan ipotizzò che l’aumento di patologie allergiche come l’asma e il raffreddore da fieno, fosse dovuto al fatto che in Occidente i bambini sono molto meno esposti ai germi rispetto al resto del mondo e della storia dell’umanità. Inizialmente, come spesso accade, Strachan fu guardato con sospetto se non con ironia, ma andando avanti negli anni, molte ricerche hanno trovato risultati che riconducono proprio alla sua teoria, la cosiddetta “Teoria dell’igiene”.

In parole povere, la teoria dell’igiene dice che per via della minore esposizione ai germi nell’infanzia, in Occidente sono aumentati i malanni legati al sistema immunitario, sia in età infantile che in età adulta. Insomma, non abbiamo più occasione di entrare in contatto con una varietà di microrganismi, e farli “conoscere” al nostro “esercito”, le difese immunitarie. Inoltre la fissazione esagerata sulla “pulizia” e l’eliminazione dei germi ci ha portato danni invece che benefici: troppa pulizia non ci fa bene, ma male. (Abbiamo già parlato poi del fatto che viviamo normalmente in un ambiente dove vive la cosiddetta flora batterica, che generalmente non è patogena, anzi tiene a bada i germi cattivelli. I batteri non sono infatti sempre nostri nemici, anzi! Purtroppo ci è stato inculcato il concetto che batterio è uguale a malattia, ma questo è lontanissimo dalla realtà. La scienza ha calcolato che il rapporto batteri buoni o utili all’uomo contro batteri patogeni (cioè che portano le malattie) è di 1 a 30.000!!)

Il sistema immunitario, che è il nostro vero e proprio “esercito” e forza difensiva, se non può “farsi le ossa”, cioè allenarsi sui germi veri, non ha modo di diventare forte, e anche comincia a prendersela con quello che trova… per es con gli acari della polvere che diciamoci la verità, sono bruttarelli assai, ma alla fine che male ci fanno? … oppure col pelo di Fido e di Micio. In una normale casa, in verità, la flora batterica è difficilmente pericolosa. Bastano poi delle semplici accortezze come per esempio togliersi le scarpe sulla soglia quando si entra in casa (tra l’altro in questo modo il pavimento si sporca molto meno 🙂 ) .

Alcune ricerche hanno trovato (senza aspettarselo) che i primogeniti erano più soggetti ad asma, atopia e rinite allergica, rispetto ai figli successivi, e i ricercatori non si spiegavano il perché, dato che i fratelli hanno lo stesso DNA, vivono nello stesso ambiente, mangiano più o meno le stesse cose… La teoria dell’igiene risponde a questo dilemma: il secondogenito entra in contatto con più germi e flora batterica più ampia rispetto al 1° figlio, perché i genitori sono un po’ meno attenti forse, ma anche e/o soprattutto perché c’è il fratello che porta in casa più microrganismi (e anche “stranieri” per così dire) per via del fatto che va a scuola o frequenta altri bambini.

La stessa cosa si verifica coi bambini che entrano in contatto precocemente con altri bambini o che vivendo in condizioni disagiate hanno contratto malattie come l’epatite B o la salmonella, quelli che vivono insieme ad un animale domestico o da allevamento, o quelli che vivono in aziende agricole.

Tutto questo accade perché  in certe condizioni i bambini entrano in contatto con pochi germi, e il loro sistema difensivo (il sistema immunitario) non si è mai rinforzato in modo adeguato né ha fatto sufficiente “esperienza”.

Quindi, visto che abbiamo già la fortuna di vivere in ambienti estremamente più sani e puliti di quello che per buona parte della storia neanche i re si potevano permettere, non solo non serve cercare “il bianco più bianco”, o il pavimento asettico e “disinfettato” con il prodotto ad hoc antibatterico, ma addirittura se lo facciamo, creiamo un potenziale danno ai nostri figli .

Il pupo si mette le mani in bocca? I bambini lo hanno sempre fatto… e in casa che razza di schifezza potrà mai incontrare vostro figlio? Anche se non siete riusciti a lavare il pavimento questa settimana, alla fin fine vi troverà per lo più polvere atmosferica, residui di pelle e capelli, bricioline di cibo. Tutte cose che il suo organismo già conosce bene e non sono certo nemici pubblici della salute.  Se poi quel bambino è anche  allattato, proprio grazie al latte materno starà sviluppando al meglio il suo sistema immunitario e riceverà aiuto in più se dovesse averne bisogno.

Recenti ricerche hanno poi esteso il concetto della teoria dell’igiene oltre le malattie allergiche. Secondo tali studi, se il sistema immunitario “non ha niente da fare”, non se la prende solo con elementi esterni di per sé innocui come gli allergeni (pollini, alimenti ecc), ma con gli stessi nostri tessuti o organi. Questo spiegherebbe l’aumento delle patologie cosiddette “autoimmuni” nei Paesi più sviluppati: morbo di Chron, diabete, sclerosi multipla potrebbero essere in aumento proprio perché non facciamo lavorare abbastanza i nostri “soldatini” immunitari.

In attesa di ulteriori risposte dalla scienza, dovremmo forse riflettere sul fatto che il mondo in cui abbiamo la fortuna di vivere è già molto pulito, e non c’è bisogno di tanto accanimento nell’igiene.

Il nuovissimo libro sullo svezzamento



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