HAI RICERCATO IL TAG ‘ragadi’

Molte mamme durante la gravidanza si chiedono se riusciranno ad allattare.

Forse in famiglia non ci sono altre donne a cui chiedere, o forse le esperienze avute sono state negative, oppure hai tante domande e dubbi e poche risposte.

Bisogna “preparare il seno” prima del parto?

Come evitare le ragadi?

La dimensione o l’aspetto del seno o del capezzolo ti preoccupano?

Meglio allattare a orario o a richiesta?

Come fare per avere sempre latte a sufficienza?

Hai avuto problemi col tuo primo figlio e vorresti evitarli questa volta?

Hai sentito dire sull’allattamento di tutto e il contrario di tutto  e vorresti fare un pò di ordine?

Come prendere il meglio dalla routine ospedaliera?

Questo corso intensivo preparto tenuto da Martina Carabetta, fondatrice di Latte & Coccole, IBCLC (Consulente professionale in allattamento), si rivolge proprio alle future mamme e papà.

Il corso, teorico e pratico, è stato pensato per darti le informazioni e gli strumenti corretti per partire col piede giusto con l’allattamento.

Evitare gli errori più comuni che provocano ragadi, dolori ai capezzoli, ingorghi, scarsità di latte; imparare a mettere bene il bambino al seno; gestione normale dell’allattamento e aspettative realistiche. Confronto con altri futuri genitori. Video esplicativi, foto e simulazioni ti aiuteranno ancora meglio a rispondere alle tue domande e toglierti le preoccupazioni.

Orari e giorni:

sab 14 genn dalle 15.30 alle 18.00

merc 18 genn dalle 15.30 alle 18.00

Posti: 15
Costo: 70,00 €  – i papà sono i benvenuti (come le zie, le nonne, ecc) senza costi aggiuntivi!

Venite con abbigliamento comodo tipo tuta o pantaloni morbidi e calzettoni

bk5gueaaxqsfftedbkohQuesti sono esempi delle situazioni più comuni che ci troviamo ad affrontare:

• Analisi della situazione, anche in bambini che crescono poco o stanno calando di peso
• Risoluzione dei problemi in un allattamento critico
• Risoluzione di ragadi, dolori al seno, ingorghi e mastiti, rifiuto del bambino a poppare, quando la mamma ha poco latte, ecc.
• Fisiologia dell’allattamento e applicazione alla situazione concreta
• Valutazione della gestione dell’allattamento
• Valutazione delle poppate e riconoscimento di eventuali correzioni da apportare (posizionamento ed attacco, strategie o ritmi, ecc)
• Risoluzione di problematiche di allattamento
• Rassicurazione su dubbi e incertezze delle neomamme e neopapà
• Dare riconoscimento e fiducia alle neomamma e neopapà sulle loro competenze come genitori
• Rientro a lavoro
• Svezzamento (introduzione cibi solidi) e distacco dal seno
• Condizioni particolari, come in caso di gemelli, prematuri, cesareo, malattie della mamma o del bambino.
• Reperimento di informazioni aggiornate su compatibilità dell’allattamento con patologie e terapie
• Rapporto tra allattamento e sonno

L’analisi del contesto e interventi di correzione o modifica nelle strategie o nei ritmi, permettono di ribaltare le sorti di un allattamento problematico e di risolvere situazioni frequenti come dolori al seno, ingorghi e mastiti, rifiuto o difficoltà del bambino a poppare, crescita insufficiente, quando la mamma ha poco latte, ecc. La consulente IBCLC può anche aiutare la donna quando allatta in condizioni particolari, come in caso di gemelli, prematuri, cesareo, malattie della mamma o del bambino.
Infatti sono veramente poche le controindicazioni assolute all’allattamento, che nella grande maggioranza dei casi può essere mantenuto o recuperato anche quando ci sono ostacoli.

Alcune domande alle quali rispondiamo quotidianamente:

– Come posso prevenire o curare i dolori ai capezzoli o le ragadi?
– Cosa posso fare per l’ingorgo?
– Come posso aiutare il mio bambino che non riesce ad attaccarsi al seno?
– Perché il mio bambino si addormenta durante la poppata e si sveglia e piange appena cerco di metterlo giù?
– Come faccio a sapere che il bambino sta mangiando abbastanza?
– Come capisco se ha fame o vuole altro?
– Ho abbastanza latte?
– Come posso aumentare la mia produzione di latte?
– Perché il mio bambino è cresciuto poco? Come posso farlo crescere di più?
– Perché il bambino risveglia così spesso?
– Come posso riposare abbastanza mentre allatto a richiesta?
– Come faccio a sapere se il mio bambino poppa correttamente?
– Dovrei usare un ciuccio?
– Come posso organizzarmi quando rientrerò a lavoro? Devo svezzarlo prima?
– Come faccio ad allontanarmi se rifiuta il biberon?
– Come può aiutarmi il papà?
– Come faccio ad organizzarmi con gli altri bambini?
– Potrei aver bisogno di un tiralatte? Come si usa?
– Come posso mantenere la produzione o far avere latte al mio bambino ricoverato?

Vi sono molte altre domande che le mamme ci pongono. Questa lista non è esaustiva! Se hai una domanda e pensi di essere l’unica ad avere una situazione così difficile o strana, parlare con noi può aiutarti a capire cosa sta succedendo e trovare una soluzione, nonché sentirti meno sola: sicuramente ci sono altre mamme che l’hanno già incontrato tali difficoltà!

Se hai bisogno di toglierti dubbi o ansie, hai un problema di allattamento, o vuoi muoverti in anticipo dalla gravidanza e partire col piede giusto, puoi prenotare la tua visita in ambulatorio, a domicilio, o a distanza se non sei a Roma, contattaci (ecco i nostri recapiti) o scrivici da questa pagina: http://www.consulenteallattamento.it/consulenza-allattamento/ .

Sono veramente rare le controindicazioni assolute all’allattamento, che nella grande maggioranza dei casi può essere mantenuto o recuperato anche quando ci sono ostacoli.

L’allattamento è la naturale prosecuzione della gravidanza e del parto.
Fisiologicamente, sia la madre che il bambino, dopo la nascita, si aspettano di allattare.
Per il bambino, poppare è un atto istintivo (già in utero deglutisce piccole quantità di liquido amniotico o ciuccia le dita o quello che capita a portata di bocca), mentre per la mamma è un atto appreso. Questo significa che noi donne dovremmo aver imparato ad allattare osservando altre donne farlo, prima di diventare madri. Dato che questo oggi non avviene più, allora spesso alla neomamma serve un sostegno specifico, o ricevere informazioni non più dall’osservazione, ma da altre fonti o con l’aiuto di persone preparate specificatamente.
Raccogliere le informazioni corrette, informarsi su cosa fare per partire col piede giusto, come avere una persona di riferimento alla quale affidarsi in caso di necessità o dubbi, può fare la differenza in molti allattamenti.

Il latte materno è un liquido vivo, che contiene tutto quello che serve al neonato, che nasce con un discreto grado di immaturità a tutti i livelli (paragoniamolo per es. ai vitellini, le caprette, o molti altri mammiferi), e ha bisogno di un sistema che gli permetta di sviluppare al meglio tutte le potenzialità che alla nascita sono ancora immature.
E’ importante sottolineare che quando si parla di allattamento, stiamo parlando di un sistema biologico complesso che è molto di più che “dare cibo”.

Attraverso l’allattamento la madre dà al suo piccolo:
– i nutrienti giusti e perfetti per la sua crescita, nella forma ottimale per essere assimilati e digeriti, senza eccessi né carenze
– enzimi per aiutare ancor più la digestione e l’assorbimento di tali nutrienti
– acqua per dissetarlo quando ha sete
– fattori immunitari per aiutare il suo sistema di difesa ancora immaturo a rispondere adeguatamente e a svilupparsi in modo fisiologico
– fattori di crescita specifici e differenziati per aiutare lo sviluppo di tutti i tessuti dell’organismo (in particolare le mucose e il sistema nervoso)
– ormoni che servono a guidare la sua crescita e il normale sviluppo del suo sistema endocrino e nervoso
– sostanze ‘tranquillanti’
– protezione, per garantire al cucciolo umano, che ha poche capacità di difendersi da solo da qualsiasi pericolo, attraverso la vicinanza costante della mamma
– calore, perché deve mantenere una temperatura costante a circa 36.5°
– interazione continua per stimolare il suo cervello.

Allattare è il modo normale e biologicamente fisiologico, perfetto, e più semplice, comodo e sempre a portata di mano per soddisfare praticamente tutte le necessità di un cucciolo di essere umano. Inoltre non richiede alcuna spesa, non vi costringe a dover uscire per comperarlo, non consuma energia per la sua produzione (tranne la vostra, così che vi aiuta a ritornare al peso-forma), e non rilascia rifiuti nell’ambiente.

Nei primi giorni di vita la mamma produce un latte speciale, il colostro, che aiuta il neonato all’adattamento alla vita extrauterina, e tra le varie cose, lo aiuta a evacuare il meconio e a prevenire o far diminuire più in fretta l’ittero.
Nel caso di parto pretermine, il latte materno cambia composizione per adattarsi ancor meglio alle necessità speciali di un bambino prematuro.

Allattare offre poi una serie enorme di benefici a diversi livelli, benefici che abbiamo appena iniziato a scoprire negli ultimi decenni e che non conosciamo ancora che in minima parte!

Così come la mamma, attraverso il cordone ombelicale, non dà al bambino nel suo grembo solo nutrienti, ma anche difese, input complessi per aiutare il suo sviluppo e contenimento e calore, allo stesso modo fa l’allattamento dopo che il bambino è nato, tanto che per alcuni studiosi questa fase va considerata come un proseguimento della gestazione, fatta fra le braccia della mamma invece che in utero. Quando parliamo di allattamento preferiamo quindi parlare di un complesso e completo sistema biologico e relazionale, e non solo di un modo di dare nutrimento.

Allattare viene definito “individuo-specifico” (oltre che specie-specifico come già spiegato), in quanto si adatta perfettamente alle necessità di ogni singolo bambino quando è esclusivo e a richiesta.

Quali vantaggi per la mamma che allatta

Si parla spesso dei benefici per il bambino allattato, ma non si parla abbastanza dei benefici per la mamma che allatta. Allattando vi fare un enorme regalo per la salute a breve e lungo termine:
– dopo il parto allattare aiuta l’utero a contrarsi e tornare alle sue dimensioni e riduce il rischio di emorragia.
– gli ormoni dell’allattamento rendono la quotidiana attività di cura al bambino meno faticosa.
– allattare e dormire insieme sincronizza le fasi di sonno tra madre e bambino, rendendo i risvegli notturni meno stancanti e più facile per la mamma riprendere sonno dopo un’interruzione.
– allattare smobilita il grasso, in particolare quello sotto il punto vita! Vi aiuta quindi a tornare al vostro peso forma.
– allattare non rovina il nostro seno: il seno “cala” per effetto dell’età, della forza di gravità, delle variazioni di peso e della gravidanza.
– l’allattamento esclusivo rimanda il ritorno del ciclo mestruale, distanziando naturalmente le nascite, facendo risparmiare ferro e regalando una pausa al corpo dagli estrogeni.
– allattare poi riduce il rischio –prima e dopo la menopausa- di:
– cancro al seno
– cancro alle ovaie e all’endometrio
– osteoporosi e frattura del femore
– e provoca un arresto temporaneo della progressione dell’endometriosi.

– spesso le mamme che allattano trovano un miglioramento anche se hanno un seno fibrocistico

– le donne insulino-dipendenti spesso necessitano di una minore quantità di insulina mentre allattano

Vi sono naturalmente anche altri vantaggi ad allattare: non costa nulla, non vi chiede di uscire per fare la spesa, non dovete tenere in casa alcun tipo di scorta di prodotti che possono scadere, o contaminarsi, diventare “cattivi”. Il seno e il latte di mamma sono sempre puliti, pronti e caldi al punto giusto. Non vi si richiede di dosare, scaldare, raffreddare, misurare, lavare e sterilizzare. Non consuma energia extra e non lascia rifiuti da smaltire.

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