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MONCONE OMBELICALE: COSA FARE?
Diciamocelo: il moncone ombelicale (dire cordone non è esatto, perché quello che resta dopo il suo taglio ne è appunto solo un pezzetto) non è propriamente una bellezza da vedere e molti genitori sono preoccupati al pensiero di cosa devono fargli.
Medicarlo? Non medicarlo? Alcol, acqua ossigenata o prodotti specifici?
Il business imperversa anche su questo aspetto e conosco genitori che spendono decine e decine di euro di prodotti totalmente inutili e che spesso usano appena una volta o due.
È abbastanza increscioso che anche in molti ospedali pubblici vi sia la pratica di consigliare un prodotto commerciale sul libretto di dimissione addirittura mettendo un timbro con il nome del prodotto consigliato 😑.
Ma cosa facevano le nostre bisnonne? O ancora cosa fanno tutti gli altri Mammiferi?
Serve davvero spendere decine di euro per quel pezzetto nerastro che cadrà a giorni?
Vuoi sapere una cosa?
La cosa più efficace per farlo cadere prima possibile è NON FARE NIENTE.
Il moncone va incontro a un processo di *mummificazione*. Quindi quello che lo agevola è stare *asciutto*.
L’alcool – tanto usato dalle nostre mamme – *ritarda la caduta* oltre ad avere un odore sgradevolissimo per il neonato che ha l’olfatto molto più sviluppato del nostro.
E le garze? Ecco, aiutano proprio a creare un bell’ambiente caldo-umido che difatti non aiuta proprio ad asciugarsi! Per non parlare della difficoltà a farle passare sotto la molletta che spesso è molto aderente al pancino, o ai filini di cotone che si incollano al moncone!
Il tuo bambino prende il ciuccio? O succhia il dito? Ancora poppa al seno spesso?
A un certo punto molte mamme si interrogano se le abitudini di suzione del loro bambino possa creare dei problemi anche futuri, di alterazione nella deglutizione o masticazione, nello sviluppo orofacciale, nella dentizione, o dizione.
E certo se chiedono in giro non trovano certo chiarimenti! Chi dice che è meglio il dito, chi il ciuccio… Cosa sarà vero? O c’è un’età prima della quale è inutile preoccuparsi? E dopo? Cosa fare?
Faremo chiarezza su questo tema di grande preoccupazione per molti genitori e professionisti martedì 22 gennaio dalle 10,00 alle 12,00 all’incontro tematico Ciuccio, dito, seno? Cosa e perché è meglio? Serve disabituare i bambini e quando?
insieme a Chiara Piscitelli, logopedista da dieci anni e mamma di due bambini e Martina Carabetta, IBCLC e mamma di due ragazzi.
Chiara è Dott.ssa Magistrale in Scienze della Riabilitazione e Trainer LSVT. Si occupa di riabilitazione del linguaggio, della voce e della deglutizione, in particolare come terapista miofunzionale svolge attività di valutazione e trattamento della deglutizione disfunzionale nel bambino.
Quando è il momento “giusto” per smettere di allattare?
Quando il tuo latte diventa “acqua”?
Stai allattando da mesi e mesi o anni? Non ne puoi più?
Hai paura che tuo figlio non si staccherà mai?
Sei indecisa tra il metodo del sale sui capezzoli e fare la valigia per 3 giorni?
Avrai dei danni di salute se prosegui ad allattare?
Temi che andando avanti sarà sempre più difficile staccare il bambino dal seno?
Hai dei problemi fisici e pensi sia colpa dell’allattamento?
E se vuoi mettere in cantiere un altro figlio?
Allattare dopo un anno, o talvolta anche solo dopo 6 o 9 mesi, è diventato un evento eccezionale, e per molte mamme (o chi sta loro intorno), può diventare difficile gestirlo o le domande sull’opportunità di continuare possono diventare pressanti. Inoltre per molte mamme a un certo punto semplicemente diventa stretto. O tutto il mondo intorno a loro lo fa diventare stretto.
Sia che tu abbia scelto di allattare oltre i primi mesi, o semplicemente ora ti ci ritrovi, a un certo punto potresti sentirti dubbiosa, preoccupata, stanca, o a dover affrontare sentimenti ambivalenti o negativi, o potresti aver paura che proseguire ad allattare possa avere conseguenze negative fisiche o psicologiche su te stessa o sul bambino.
Corso per affrontare le emergenze, manovre di disostruzione pediatriche e prevenzione degli incidenti e della SIDS (Sindrome della morte in culla)
Il Corso certificativo di Manovre di disostruzione Pediatriche e BLSD Heartsaver American Association (P-BLSD) ti preparerà a riconoscere tempestivamente ed affrontare efficacemente e correttamente le emergenze nel lattante e nel bambino (P-BLSD) e nell’adulto (BLSD) in attesa dell’arrivo dei soccorsi avanzati.
18 Novembre 2018 dalle ore 9.00 alle 14.15
Durante il Corso Certificativo American Heart Association “Heartsaver” verranno affrontati i seguenti argomenti:
- soffocamento e manovre di disostruzione
- arresto cardiaco rianimazione cardio polmonare
- chiamata di emergenza
- uso del defibrillatore
- esercitazioni pratiche su manichini dotati di dispositivi di feedback.
Verranno inoltre trattati i seguenti argomenti aggiuntivi: prevenzione degli incidenti da soffocamento in casa e fuori casa taglio dei cibi in sicurezza prevenzione della SIDS (Sindrome della morte in culla) aspetti legali del primo soccorso.
ACCOGLIERE LA CRESCITA
SFIDE QUOTIDIANE PER SOSTENERE LA DIADE
ROMA 8 E 9 GIUGNO 2018
HOTEL DEI CONGRESSI
Viale Shakespeare, 29 – Roma Eur
Latte & Coccole è lieta di invitarti al 3° Convegno Nazionale che avrà come tema conduttore ACCOGLIERE LA CRESCITA – SFIDE QUOTIDIANE PER SOSTENERE LA DIADE.
Torna l’appuntamento di formazione ad alto livello per operatori, volontari e persone interessate al campo della nascita e dell’allattamento. Quest’anno abbiamo voluto porre l’accento su cosa succede dopo i primi giorni o settimane di vita. Le sfide per le mamme e per chi si occupa della promozione dell’allattamento e della salute perinatale, infatti, non si fermano alla nascita e in molti momenti i genitori, e di conseguenza gli operatori coinvolti, possono affrontare difficoltà o avere dubbi su cosa davvero dice l’evidenza scientifica rispetto a come risolvere tali momenti cruciali, in primis l’accrescimento del lattante e l’introduzione dei cibi solidi. Ma non solo: anche la gestione del sonno notturno è oggetto di grande discussione e tra le prime cause di ansia per i neogenitori, e motivo di interruzione dell’allattamento esclusivo; il ritorno della fertilità, che per una donna che allatta ha tempi e dinamiche diverse dai parametri usati spesso che si riferiscono a donne che non allattano; il ruolo dell’allattamento per la prevenzione dei disturbi della deglutizione e del linguaggio; le preoccupazioni sul soffocamento, quando il bambino inizia a mangiare i cibi solidi, tema emergente degli ultimi anni, che in molti genitori tocca il limite della fobia.
Tra i relatori, nomi autorevoli a livello nazionale ed internazionale, spiccano tra gli altri sicuramente Carlos Gonzalez, pediatra spagnolo autore di best sellers tradotti in varie lingue come “Il mio bambino non mi mangia” e Alessandra Bortolotti, psicologa, autrice di “E se poi prende il vizio” e “I cuccioli non dormono da soli”.
Nel workshop di venerdì tratteremo il tema delicato delle cicatrici, di particolare impatto per le mamme che hanno partorito con taglio cesareo ma anche per quelle che hanno subito un’episiotomia.
Trovi il programma dettagliato e i CV brevi dei relatori qui di seguito.
Siamo liete inoltre di comunicare che il Convegno “Accogliere la crescita” del 9 giugno 2018 ha ottenuto 7 crediti ECM per TUTTE LE PROFESSIONI.
I crediti saranno assegnati fino al raggiungimento dei 100 partecipanti, in ordine di iscrizione.
Non sono previsti ECM per il workshop di venerdì.
PROGRAMMA
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Per iscriverti compila il form che trovi qui: www.daltours.net/component/k2/latte-coccole-2018Per la prenotazione alberghiera clicca qui: http://www.daltours.net/latte-coccole-2018-hotel |
Siamo liete di comunicarvi che il Convegno
“Accogliere la nascita”
del 13 maggio 2017 ha ottenuto
* 8 crediti ECM *
per le seguenti professioni sanitarie:
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Ostetrica/o, logopedista, terapista occupazionale, infermiere pediatrico, infermiere, psicologo, assistente sanitario, educatore professionale, dietista, terapista della neuro e psicomotricità evolutiva, biologo, farmacista, medico-chirurgo discipline: neonatologia, neuropsichiatra infantile, pediatra, pediatra di libera scelta, ginecologia e ostetricia, igiene, epidemiologia e sanità pubblica, medicina generale, continuità assistenziale.
I crediti saranno assegnati fino al raggiungimento dei 100 partecipanti, in ordine di iscrizione.
Dato che abbiamo già parecchie iscrizioni vi suggeriamo di affrettarvi.
Vi ricordiamo che il workshop di venerdì 12 NON avrà ECM.
Vi ricordiamo inoltre che tutto il convegno e workshop sarà tradotto dall’italiano all’inglese (per i partecipanti che vengono dall’estero) e dall’inglese all’italiano
Per i CERPs (per le IBCLC) seguite le istruzioni qui: http://iblce.org/
Tutte le info nella locandina allegata e nel link: http://www.latteecoccole.net/2016/12/
Per iscrivervi: www.daltours.net/component/k2/
Latte & Coccole è lieta di invitarti al 2° Convegno nazionale ACCOGLIERE LA NASCITA.
Dopo 3 anni torna l’appuntamento di formazione ad alto livello per operatori, volontari, e persone interessate al campo della nascita e dell’allattamento.
In questo 2° Convegno il focus sarà sui primissimi giorni di vita del bambino, finestra piccolissima a livello temporale nella vita di ogni essere umano, ma di importanza enorme e cruciale per la sua salute a 360° e per tutta la sua vita.
Sabato 13 maggio si terrà il Convegno aperto a tutti gli operatori, volontarie, e persone interessate, mentre venerdì 12 maggio vi sarà un workshop avanzato riservato a operatori esperti nel campo del sostegno all’allattamento (LC, IBCLC)
Siamo liete inoltre di comunicarvi che il Convegno “Accogliere la nascita” del 13 maggio 2017 ha ottenuto * 8 crediti ECM * per le seguenti professioni sanitarie:
Ostetrica/o, logopedista, terapista occupazionale, infermiere pediatrico, infermiere, psicologo, assistente sanitario, educatore professionale, dietista, terapista della neuro e psicomotricità evolutiva, biologo, farmacista, medico-chirurgo discipline: neonatologia, neuropsichiatra infantile, pediatra, pediatra di libera scelta, ginecologia e ostetricia, igiene, epidemiologia e sanità pubblica, medicina generale, continuità assistenziale.
I crediti saranno assegnati fino al raggiungimento dei 100 partecipanti, in ordine di iscrizione.
PROGRAMMA
SABATO 13 MAGGIO 2017 ACCOGLIERE LA NASCITA – I PRIMI GIORNI: UN BENVENUTO IMPORTANTE PER TUTTA LA VITA 8.00 Registrazione 8.30 Perché i primi giorni sono così importanti – Martina Carabetta, IBCLC 9.00 Aiutare le madri a iniziare l’allattamento – Catherine Watson-Genna, BS, IBCLC, New York 11.00 Coffee Break 11.30 Il microbioma: un tesoro da proteggere – Angela Giusti, ostetrica, IBCLC, ISS 13.00 Pranzo 14.00 Il sostegno all’allattamento basato sulle evidenze scientifiche: anatomia, fisiologia e funzionamento – Catherine Watson-Genna 16.00 L’empowerment madre-bambino come strumento al servizio della fisiologia – Antonella Sagone, IBCLC, psicolaga 16.30 Apgar 12. Per un’esperienza positiva del nascere – Alessandro Volta, pediatra (videoconferenza) 17.00 Pratiche assistenziali alla nascita: cosa ci dice l’evidenza scientifica -Michele Grandolfo, epidemiologo 17.30 Soluzioni operative nella pratica professionale quotidiana – lavoro in gruppi – Martina Carabetta 18.15 Conclusioni, post test e saluti 18.45 Chiusura del convegno
Il convegno è aperto a operatori della salute, volontari nel campo materno infantile e mamme. Bambini benvenuti! Traduzione dall’inglese Translation in English for English-speaking attendees (info in English here) RICHIESTA ECM PER TUTTE LE PROFESSIONI IN CORSO Per iscriverti compila il form su: http://www.daltours.net/component/k2/latte-coccole-2017*VENERDì 12 MAGGIO 2017 h 11.00 – 18.00
WORKSHOP AVANZATO RISERVATO A OPERATORI NEL CAMPO DELL’ALLATTAMENTO CON CATHERINE WATSON-GENNA! Valutazione, trattamento e cure individualizzate basate sulle evidenze (guarda sotto i dettagli sul programma) Traduzione dall’inglese e dall’italiano per chi parla inglese per tutte e due le giornate Per iscriverti compila il form su: http://www.daltours.net/component/k2/latte-coccole-2017 |
Il movimento fisico dalla prima infanzia e per tutta la vita, gioca un ruolo importante nella creazione delle reti neurali, che stanno alla base dell’apprendimento.” (Carla Hannaford)
L’attività principale di un bambino è quella di sperimentare sé stesso ed esplorare il mondo che lo circonda. Il proprio modo di sentire, conoscere lo spazio, le sue capacità motorie e di relazione si esprimono attraverso l’arte del gioco e del movimento, strumenti questi che facilitano i naturali processi evolutivi e di apprendimento del bambino. È importante che in questa prima fascia di età ciò avvenga con la presenza del genitore che rassicura e rinforza ogni sua scoperta.
Spesso però gli ambienti di casa dove si muove il bambino non sono proprio adeguati per la sua fascia di età e si tende a dare al bimbo troppi giochi e spesso non adatti al suo momento di sviluppo.
Il laboratorio “Cresciamo insieme” ha più di 10 anni di esperienza a Roma e offre uno spazio di gioco orientato al corretto ed armonico sviluppo psicomotorio, divisi in due fasce di età:
- da 0 a 15 mesi
- per bambini che camminano (1- 3 anni)
Durante ogni lab i bambini, in un ambiente a loro misura, sperimentano oggetti e movimenti che spesso a casa sono limitati o sottovalutati, o di cui i genitori non conoscono l’importanza.
Qui hanno tempo e spazio per esplicare liberamente competenze e di conseguenza anche la piena potenzialità.
Se il bimbo ha dei leggeri ritardi o aspetti nella motricità che possono esser la base di possibili problemi futuri, vengono individuati e corretti al loro esordio, facendo così sempre in modo giocoso una vera e propria prevenzione.
Inoltre, osservando il loro modo di muoversi nello spazio, con gli oggetti e persone, i conduttori possono dare spunti per i genitori per aiutarli ad accompagnare il bimbo nel suo sviluppo psicomotorio, spiegando come il bambino è arrivato al punto di sviluppo in cui si trova, cosa comporta, dove andrà… cosa fare o cosa proporgli per agevolarlo o non ostacolarlo.
La condivisione con altri bambini offre ulteriori stimoli e promuove la socializzazione.
• Quando: dalle 11 alle 12 per ben 4 giorni!
17.09.2024
18.09.2024
19.09.2024
20.09.2024
• Durata: 1 ora
• Costo: 20 € – Se vieni con un’amica, avete entrambe lo sconto del 25%!
Come prenotarti: per prenotare il tuo posto al corso o per richiedere informazioni sulle date, le modalità di pagamento e le caratteristiche del corso compila il form qui sotto:
Tra le tante novità che affronta una neomamma, ce n’è una che riguarda anche… il bucato!
Infatti appena rientrate a casa vi informano che:
1. per lavare i panni del pupo dovete fare una lavatrice a parte: e perché? È radioattivo? Scagazza direttamente sui body e pensano che non si possano sciacquare prima nel lavandino?? E vi voglio a riempire una lavatrice da 5 kg di panni del pupo… vabbè che ne sporca a ritmo di una intera squadra di giocatori di calcio riserve comprese, ma a casa mia i Dieci Comandamenti dicono: “la lavatrice si fa solo a pieno carico”;
2. non basta il normale detersivo ma ci devi mettere il prodotto NXYZ che è un antibatterico, perché si sa, i germi sono p-e-r-i-c-o-l-o-s-i per un neonato appena uscito dal grembo materno… NXYZ?? Ma io non l’ho mai usato, al massimo l’aceto come ammorbidente…
Ora, non so voi, ma io appena rientrata a casa, mi sentivo già in un vortice infinito senza dover fare pure le lavatrici differenziate (o meglio ancor più differenziate, perché di solito io divido i bianchi dai colorati che lavo a freddo). Inoltre, c’è davvero tutta questa necessità di super-igiene speciale con un bambino in casa? E che rilascia nell’ambiente, residui chimici speciali??
Vediamo cosa c’è di vero.
In una normale casa, anche di una donna disinteressata alle pulizie come me, di solito c’è un discreto livello di pulizia, superiore certamente a quanto mai successo nella storia dell’umanità. Una volta le persone vivevano in condizioni igienico-sanitarie che noi difficilmente potremmo sopportare, ma spesso non era neanche questo da solo a giustificare l’incidenza delle malattie, quanto piuttosto la scarsa igiene INSIEME alla scarsa alimentazione E a una vita molto più dura della nostra.
Oggi in una normale casa abbiamo acqua potabile corrente, riscaldamenti, pavimenti lavabili, mura intonacate, e via dicendo… Laviamo i vestiti con lavatrici molto spesso, grazie al fatto che è molto meno faticoso che sbatterli sulle pietre al fiume.
Sul nostro corpo vive una ricca e variegata flora batterica, così’ come anche nella nostra casa. La maggior parte di questa flora non fa male neanche alle mosche, si tratta di batteri come dire… bonaccioni, che basta fargli buh! e scappano via. E proprio questi batteri che occupano un sacco di spazio, rendono più difficile a quei pochi “cattivoni” di trovare campo libero, proliferare eccessivamente, e farci ammalare seriamente.
Se noi sterilizziamo tutto, laviamo ossessivamente, eliminiamo indiscriminatamente la flora batterica, soprattutto quella buona si riduce, e se passa da quelle parti il germe davvero cattivello, si sistema e ringrazia sentitamente perché trova tanto spazio a sua completa disposizione.
Ora io ve l’ho un po’ semplificata, per rendere il concetto facile anche per i vostri parenti più insistenti a dirvi che dovete lavare tutto col lisoformio, ma la scienza questo fatto l’ha dimostrato molto chiaramente, e la prossima settimana vi parlerò meglio della “teoria dell’igiene”.
Con cosa e come pulire allora i vestitini del bambino? Come lavate tutto il resto :-). Anzi, può essere la buona occasione di vedere cosa usate e se necessario, portare delle buone novità in casa:
– cercate prodotti il più possibile naturali e biodegradabili. Oggi si trovano più facilmente dei prodotti come il PERCARBONATO, che igienizza già a 30* e funge da sbiancante grazie all’ossigeno senza prodotti chimici, il SAPONE DI MARSIGLIA A SCAGLIE, oppure la LISCIVA
– mettete il sapone direttamente nel cestello o nella pallina dosatrice
– tenete presente che Il detersivo in polvere lava più del liquido, ma se non avete panni extra sporchi allora non serve (es. tute da lavoro) e lascia più residui sul bucato (potreste essere costretti a fare un secondo risciacquo) Per il bucato “delicato” è meglio il detersivo liquido solo che se non è eco-bio inquina di più , quindi attenzione a non esagerare nelle dosi
– fate attenzione alle dosi consigliate dal produttore, non ne mettete di più pensando di fare meglio, anzi spesso ne basta anche meno. È stato dimostrato che con metà della dose consigliata si attiva già la maggior parte del potere pulente. Più detersivo significa più spreco di soldi, di ambiente, e difficoltà nel risciacquo
– usate nel risciacquo dell’aceto bianco: non resta il suo odore, ma piuttosto odore di pulito, ed è un ottimo ammorbidente naturale e anticalcare. Gli ammorbidenti tra l’altro sono i prodotti più irritanti e i primi che i dermatologi dicono di eliminare!
– evitate anche prodotti che contengono profumi ed aromi. Gli aromi sono fra le molecole più tossiche e cancerogene. Per non parlare del fatto che le nostre mucose olfattive possono anche essere ormai bruciate dalla quantità di chimica aromatica che ci sorbiamo da mattina a sera, ma il naso del neonato funziona benissimo e i profumi di cui impregniamo i suoi indumenti per lui sono l’equivalente di un pugno in un occhio, una luce accecante o una sirena a 200 decibel.
Per concludere: non serve che laviate i vestitini del piccolo a parte, e tantomeno che usiate disinfettanti ad hoc. I germi ci mettono poco a tornare sui panni, ma in ogni caso non sono pericolosi per la salute del bambino, e avrete fatto fatica inutile spendendo soldi che potevate utilizzare meglio.
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