HAI RICERCATO IL TAG ‘sviluppo’
Anche se quest’anno non si può ancora parlare di vero autunno in buona parte del nostro Paese, vediamo già molti bambini vestiti come se ci fossero 10 gradi (e spesso invece sono 20…)
Per questo rispolveriamo questo vecchio articolo, e vi aspettiamo ai nostri laboratori ludico motori CRESCIAMO INSIEME, nei quali seguiamo lo sviluppo motorio dei vostri bambini, e vi aiutiamo a facilitare il raggiungimento di tutte le tappe in modo armonico e soprattutto facile e piacevole per tutti, bambini e genitori!
Soprattutto d’inverno i bambini possono essere infastiditi da vestiti, cappottini, guanti o cappellino… Ecco alcune idee da tenere presenti durante gli acquisti o quando ricevete regali.
SVEZZAMENTO SENZA STRESS
Corso ONLINE per lo svezzamento con i cibi della famiglia
Giovedì 25 marzo dalle 17.30 alle 19.30 1° parte) e sabato 27 marzo dalle 9.00 alle 11.00 (2° parte) su Zoom!
Comodamente a casa tua!
Il corso è condotto da Martina Carabetta, IBCLC (Consulente professionale in allattamento materno) con esperienza pluriventennale e autrice del libro Svezzamento Senza Stress, mamma di due ragazzi svezzati senza stress, e conduttrice di corsi sullo svezzamento teorici e pratici da più di 20 anni.
Stai per affrontare le prime pappe? Devi svezzare ora e non sai da che parte iniziare?
Partecipa al nostro corso opportunamente adattato per partecipare direttamente da casa tua!
Da quando nasce a quando inizia a camminare su due ‘zampe’, il bambino deve raggiungere e superare moltissime tappe di sviluppo psicomotorio. Quelle più conosciute sono il gattonare e il camminare, ma ce ne sono tante altre, molte facilmente osservabili, e altre un po’ meno.
Queste tappe sono come delle pietre miliari e costituiscono le fondamenta per tutto ciò che il bambino farà da adulto, non solo a livello fisico ma anche emozionale e relazionale. Il livello di comfort e padronanza di movimento che un bambino ha, si ripercuote su tutti gli aspetti del suo quotidiano.
Il movimento è alla base di tutte le tappe evolutive, e viene inteso come un vero e proprio senso. Quel neonato che ci appare inizialmente tanto immobile in realtà non lo è.
Già dentro la pancia il bambino ha tre esperienze sensoriali di movimento:
– quando è ancora un embrione, col movimento delle cellule che si riproducono ( un processo che accade senza l’intervento del corpo materno e di cui riparlerò prossimamente);
– quando è un feto, e si muove nell’oceano fluido dentro l’utero, succhia il proprio pollice, fa le capriole, prendi a pugni e calci il gemellino o le pareti uterine;
– e attraverso i movimenti della mamma che, con il suo movimento, provoca una risposta di movimento anche del bebè.
Dunque, il movimento è il primo senso che un bambino sviluppa e fa da base al progresso di tutti gli altri sensi e, di conseguenza, all’organizzazione della percezione e dell’apprendimento.
Quando il bambino nasce, entra in gioco la gravità.
Improvvisamente tutto il repertorio di movimento che ha sviluppato fino a quel momento “svanisce”. I percorsi neurologici però, insieme ai riflessi e gli organi di senso, si sono già sviluppati fino a un certo livello. Tutto questo non va perso ma deve essere rivisitato. Perciò, per poter svilupparsi in modo pieno e completo il bambino innanzitutto ha bisogno di stabilire una relazione con la gravità in tutte le posizioni: sulla pancia, sulla schiena e sui fianchi.
Oggi purtroppo succede spesso che l’ambiente dove sta il bambino quotidianamente non gli offra le occasioni o gli spazi idonei per poter sviluppare tutte le sue competenze innate. Certo, alla fine tutti camminano, ma potremmo fare qualcosa per aiutarlo e per farli esprimere appieno tutte le sue potenzialità in modo corretto e completo. Infatti, un bambino che ha gattonato ad esempio, arriva alla fase della deambulazione con più sicurezza, meno cadute (anche se una certa dose di bernoccoli è fisiologica!), e più competenza nel muoversi e superare gli ostacoli (oggetti sul suo cammino, pendenze, scale, ecc.).
Se a un bambino viene data la possibilità di sperimentare il proprio corpo in rapporto con la gravità, potrà scoprire da solo come impadronirsi del proprio corpo e dell’ambiente.
Il modo migliore di farlo e metterlo a terra quando è sveglio, con mani e piedi nudi, in modo tale che possa scoprire gli arti come parte di sé stesso e utilizzarli come appoggi. Sì lo sappiamo, stai pensando “a terra???Ma non prende freddo??”. Mica ce lo devi mettere completamente nudo :), e se hai il marmo, in quel caso puoi acquistare un tappeto tipo puzzle. In genere comunque negli appartamenti moderni le tubature del riscaldamento passano sotto al pavimento, per cui basta scegliere il punto giusto :).
Non è necessario piazzarlo dentro ovetti, girelli,che anzi sono impedimenti a un sano sviluppo motorio e possono creare anzi dei problemi; e neanche circondarlo da cuscini, ma piuttosto creare un ambiente protetto dove gli oggetti di suo interesse siano facilmente raggiungibili. Pian piano il bambino acquisterà le capacità per spingersi via da terra e, spinto da una curiosità innata, andrà verso le persone o gli oggetti.
Sviluppando il controllo della testa, il bambino è in grado di trovare l’equilibrio, bilanciare il tono corporeo e la forza organica e muscolare necessaria che gli darà supporto per assumere posizioni diverse, come quella seduta o a gattoni, e transitare da una posizione all’altra.
Muoversi da solo è un esercizio fondamentale di autonomia e indipendenza.
Nel nostro laboratorio ludico motorio CRESCIAMO INSIEME, ogni martedì dalle 11,00 alle 12,00 sperimentiamo insieme a mamme e bimbi (e anche papà, nonni…) questi concetti fondamentali.
Insieme a Roberta Bassani, danza-movimento terapeuta e educatore del movimento in età evolutiva (IDME – Approccio BMC), rispondiamo praticamente alle domande che spesso hanno le mamme o chi sta tutto il giorno con un bambino molto piccolo:
Cosa gli faccio fare tutto il santo giorno?Cosa può fare per le sue capacità ed età? Ancora non gattona/non cammina: è un problema?
Gli sto dando gli “stimoli giusti”?
Con quali giocattoli farlo/a giocare?
Vieni a provare CRESCIAMO INSIEME con noi!
Trovi tutte le informazioni utili qui: http://www.latteecoccole.net/2017/04/laboratorio-psico-motorio-cresciamo-iniseme-roma/
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Comprendere le nostre Emozioni in Gioco per esseri Efficaci nella Comunicazione e nella Relazione
Sabato 18 gennaio e 1 Febbraio 2020
Dalle 10:00 alle 13:00
<<Non abbiamo più pazienza, siamo stanchi>>, <<E’ un bambino difficile, impegnativo>>!
<<Ma non mi ascolta>>?! , <<Cosa devo fare >> ?? , <<Che Rabbia…>>!
Già, quante situazioni viviamo quotidianamente come genitori che sembrano quasi “metterci alla prova”. In questi due incontri sperimenteremo e dialogheremo proprio sulle frequenti difficoltà riscontrate in famiglia, dedicando spazio alla conoscenza e comprensione delle Emozioni e dei meccanismi che spesso sono alla base anche di comportamenti e linguaggi che, come adulti, adottiamo verso i nostri figli. E che divengono in breve tempo stili educativi su diversi fronti e in momenti considerati quasi “di crisi”: come ad esempio, il momento dei pasti, il clima serale in famiglia verso l’addormentamento, reazioni di rabbia nei bambini o espressioni del “NO”!
Martedì 19 novembre porta il tuo bambino al laboratorio
“Tocca e suona!”
Laboratorio sensoriale su tatto e udito per bimbi da 1 a 4 anni
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Cosa è e a che cosa serve un laboratorio sensoriale?
Mamma, Papà, da quando siete genitori, non avete un attimo per parlare della nuova vita a tre?
L’ arrivo del bimbo/a ha destabilizzato i vostri equilibri e faticate nel ritrovare la calma anche verso l’altro? O qualcosa non è proprio come ve lo aspettavate?
Vi trovate spesso a essere frustrati o arrabbiati l’uno con l’altro?
Vorreste trovare un terreno comune per l’educazione dei figli?
Fermiamo il Tempo, in uno Spazio a voi genitori dedicato per poter condividere in totale libertà ed in un piccolo gruppo, qualsiasi cambiamento che la nascita di un figlio può generare.
Se una società vuole veramente proteggere i suoi bambini
deve cominciare ad occuparsi dei Genitori
John Bowlby
Nel primo anno di vita di una Coppia genitoriale accadono davvero molte cose, in cui gli eventi, dalla gravidanza, nascita e puerperio si susseguono ad una “velocità” tale che non consentono di fermarsi ed elaborare dei momenti particolarmente significativi, sia per la neo mamma che per il neo papà.
Il tuo bambino prende il ciuccio? O succhia il dito? Ancora poppa al seno spesso?
A un certo punto molte mamme si interrogano se le abitudini di suzione del loro bambino possa creare dei problemi anche futuri, di alterazione nella deglutizione o masticazione, nello sviluppo orofacciale, nella dentizione, o dizione.
E certo se chiedono in giro non trovano certo chiarimenti! Chi dice che è meglio il dito, chi il ciuccio… Cosa sarà vero? O c’è un’età prima della quale è inutile preoccuparsi? E dopo? Cosa fare?
Faremo chiarezza su questo tema di grande preoccupazione per molti genitori e professionisti martedì 22 gennaio dalle 10,00 alle 12,00 all’incontro tematico Ciuccio, dito, seno? Cosa e perché è meglio? Serve disabituare i bambini e quando?
insieme a Chiara Piscitelli, logopedista da dieci anni e mamma di due bambini e Martina Carabetta, IBCLC e mamma di due ragazzi.
Chiara è Dott.ssa Magistrale in Scienze della Riabilitazione e Trainer LSVT. Si occupa di riabilitazione del linguaggio, della voce e della deglutizione, in particolare come terapista miofunzionale svolge attività di valutazione e trattamento della deglutizione disfunzionale nel bambino.
Quando è il momento “giusto” per smettere di allattare?
Quando il tuo latte diventa “acqua”?
Stai allattando da mesi e mesi o anni? Non ne puoi più?
Hai paura che tuo figlio non si staccherà mai?
Sei indecisa tra il metodo del sale sui capezzoli e fare la valigia per 3 giorni?
Avrai dei danni di salute se prosegui ad allattare?
Temi che andando avanti sarà sempre più difficile staccare il bambino dal seno?
Hai dei problemi fisici e pensi sia colpa dell’allattamento?
E se vuoi mettere in cantiere un altro figlio?
Allattare dopo un anno, o talvolta anche solo dopo 6 o 9 mesi, è diventato un evento eccezionale, e per molte mamme (o chi sta loro intorno), può diventare difficile gestirlo o le domande sull’opportunità di continuare possono diventare pressanti. Inoltre per molte mamme a un certo punto semplicemente diventa stretto. O tutto il mondo intorno a loro lo fa diventare stretto.
Sia che tu abbia scelto di allattare oltre i primi mesi, o semplicemente ora ti ci ritrovi, a un certo punto potresti sentirti dubbiosa, preoccupata, stanca, o a dover affrontare sentimenti ambivalenti o negativi, o potresti aver paura che proseguire ad allattare possa avere conseguenze negative fisiche o psicologiche su te stessa o sul bambino.
Mercoledì 24 ottobre porta il tuo bambino al laboratorio
“Tatto e contatto!”
laboratorio sensoriale per bimbi da 1 a 4 anni
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Cosa è e a che cosa serve un laboratorio sensoriale?
Imparare l’inglese divertendosi fin da piccolissimi si può!
Ti farebbe piacere se, mentre giocate con vostro figlio, ti nominasse gli oggetti in inglese?
Ti farebbe piacere se con tuo figlio, una sera, prima di andare a dormire, cantaste insieme o raccontaste una storia in inglese?
Ti piacerebbe diventare una famiglia bilingue?
Vieni a giocare con noi, imparando anche l’inglese in modo piacevole e facile!
Un corso particolare, originale, che raccoglie tante attività in una sola ora…